Amazon tenta il colpaccio e cerca di estendere la sua influenza acquistando per 3,9 miliardi di dollari la One Medical. Si tratta di un’azienda di assistenza sanitaria statunitense, che si propone come alternativa “user-friendly” al più tradizionale studio medico. L’acquisizione risulta essere un vero e proprio schiaffo al Governo federale visto che, ad oggi, il gigante dell’e-commerce risulta essere al centro di indagini da parte dell’antitrust americana.
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L’operazione svolta da Amazon
L’operazione potrebbe servire sia per minimizzare i profitti tassabili, sia per far crescere l’omologo Amazon Care. L’apertura della sezione medicale del colosso è passata in sordina, ma ha segnato per Amazon un traguardo di non poca rilevanza, considerando che ciò gli ha consentito l’ingresso nel settore dell’assistenza medica circa tre anni fa. Una costola, quella di Amazon Care, che ha avuto un avanzamento lento ed oculato. Dopo essersi mossa con estrema cautela, ora la dirigenza ha voluto accelerare il processo di diffusione del servizio assorbendo al suo interno il network e le strutture della concorrenza. Come riporta L’Indipendente, si tratta di modus operandi già utilizzato in passato da Amazon, quando ha cercato di imporsi sul mercato alimentare prendendo possesso di Whole Foods (costata 13,4 miliardi di dollari), su quello della sicurezza domestica conquistando Ring (un miliardo) e sul cinema hollywoodiano allargando la propria ombra sulla MGM (8,5 miliardi).
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Diversificazione degli investimenti
La direzione del settore medicale è quella dell’ottimizzazione della tecnologia applicata al monitoraggio dei valori biologici, utili per la gestione di visite e degenze nelle cliniche. Ciò dovrebbe avvenire soprattutto nei Paesi ricchi, pieni di anziani acciaccati che faticano a trovare le opportune assistenze. Benché Amazon abbia deciso di accrescere la propria posizione sul mercato, al momento l’operazione sembra essere più tendente alla diversificazione degli investimenti dell’azienda, una manovra che cade strategicamente in un periodo in cui i Mercati guardano con preoccupazione le azioni intraprese contro la Big Tech da parte degli investigatori governativi.
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Investimenti sui vaccini
Sempre secondo quanto riporta L’Indipendente, la mossa arriva dopo il flop di Haven dell’anno scorso, un servizio di assistenza sanitaria che Amazon, Berkshire Hathaway e JPMorgan Chase avevano lanciato nel tentativo di ammortizzare i costi dell’assistenza sanitaria offerta ai propri dipendenti. Gli sviluppi saranno tutti da vedere, ma una cosa merita particolare attenzione: sembra che la Big Tech stia investendo il suo denaro anche in direzione del Fred Hutchinson, un centro di ricerca a cui è stato commissionata la creazione di un vaccino contro il cancro, attualmente nella prima fase di sperimentazione. La pandemia ha dimostrato più che mai che i vaccini possono essere un business potentissimo e Amazon sarebbe felice di farne parte.
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