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Il popolo degli imprenditori scarica Conte, accolto tra silenzi e scetticismo

Pubblicato il 07/09/2020 15:35

I tempi in cui Giuseppe Conte si immergeva in bagni di folla virtuali entrando nella vasca social sono ormai alle spalle, lontani. Il premier che aveva conosciuto momenti di gloria durante il lockdown ha lasciato il posto a un impacciato fratello gemello che fatica a portare avanti l’azione di un governo lacerato al proprio interno, incapace di fornire risposte in linea con l’urgenza richiesta dai tempi. E a rendersene conto sono ormai anche gli imprenditori, quelli che nel corso del Forum Ambrosetti di Cernobbio hanno accolto con freddezza l’Avvocato del Popolo.

Il popolo degli imprenditori scarica Conte, accolto tra silenzi e scetticismo

E pensare che la platea non è certo avvezza a certi silenzi, certe distanze. In passato presidenti del Consiglio come Silvio Berlusconi o Mario Monti, pur con tutto il corollario di contraddizioni che si portavano sotto braccio, erano stati saluti con calorosi applausi, lasciando da parte ogni polemica. Conte no, battiti di mani pochi e sparuti, tanto silenzio. Il tutto nonostante il premier si fosse prodigato in un intervento di oltre un’ora, nel disperato tentativo di attirarsi le simpatie della platea e far scattare la scintilla. Niente da fare.

Il popolo degli imprenditori scarica Conte, accolto tra silenzi e scetticismo
Foto IPP/Alfonso Cannavacciuolo Genova 14/08/2020 Commemorazione Vittime Ponte Morandi nella foto: conte giuseppe Italy Photo Press – World Copyright

Vero che anche Matteo Salvini non ha goduto certo delle attenzioni degli imprenditori e dei banchieri presenti a Cernobbio, freddi anche con il leader della Lega. Ma è soprattutto intorno al premier che si sono concentrati i malumori, tanto che in maniera neanche troppo velata qualcuno ha lasciato trapelare l’ipotesi di un governo guidato da Mario Draghi per risollevare l’Italia. Una tesi sposata ad esempio da Enrico Cucchiani, presidente del San Raffaele di Milano. E, in maniera meno diretta, dal fondatore di Industry 4.0 Roberto Crapelli: “Questo governo mi sembra figlio dell’emergenza, ora il Paese ha bisogno di profili carismatici”.

Il popolo degli imprenditori scarica Conte, accolto tra silenzi e scetticismo

Insomma, magari non tutti sono d’accordo sulla scelta di Draghi come leader di un governo di unità nazionale. Ma unanime è di sicuro la bocciatura di Giuseppe Conte, al quale nessuno guarda come il premier in grado di guidare il Paese verso un difficilissimo cammino, tra i mille ostacoli di una crisi economica senza precedenti. Impossibile, in mezzo all’assordante silenzio che lo circondava, che il diretto interessato non se ne sia accorto.

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