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Il “miracolo” della Fed: così negli Usa si stampa moneta per tutti

Pubblicato il 30/04/2020 11:20

Da una parte dell’Oceano, la nostra, c’è un governo che balbetta di fronte a una crisi che richiederebbe interventi rapidi e decisi, limitandosi a promettere e a distribuire cifre misere in estremo ritardo. Dall’altra, negli Stati Uniti, c’è una Fed che ha invece deciso di prendere il toro per le corna, promettendo di intervenire con “qualsiasi strumento necessario” per uscire dall’emergenza. I dati, d’altronde, parlando chiaro: il Pil Usa ha fatto segnare a marzo un -4,8% che riporta indietro con la mente al disastro economico del 2008. Il secondo semestre, però, promette di essere molto peggiore. E allora, ecco che la banca centrale americana ha deciso di mostrare i muscoli.

Il "miracolo" della Fed: così negli Usa si stampa moneta per tutti

Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha promesso l’impegno a “utilizzare l’intera gamma degli strumenti a disposizione per sostenere l’economia americana in questa fase difficile”, dando poi seguito alle parole con interventi mai visti prima: tra questi, i prestiti erogati direttamente alle imprese private e agli enti locali. Alla fine dell’anno si stima che il nuovo credito all’economia avrà portato il suo bilancio a quota 8 mila miliardi di dollari, oltre la metà del Pil americano. Una strada mai battuta prima e alla quale, però, i mercati hanno reagito più che bene: Wall Street, in uno dei momenti più complicati della storia statunitense, ha fatto segnare un forte rialzo, anche per le grandi aspettative intorno al Remdesivir, il farmaco che promette di offrire presto risposte al Covid-19.

Il "miracolo" della Fed: così negli Usa si stampa moneta per tutti

Soldi direttamente nelle tasche della famiglie costrette a casa e degli imprenditori con le serrande abbassate, insomma. Il contrario di quello che continua a fare il governo italiano, che alle nostre aziende offre liquidità sotto forma di prestiti che prima o poi andranno restituiti. Quando e come non si sa, considerando che gli incassi saranno vertiginosamente al ribasso per tutti. E d’altronde il coraggio americano si spiega anche con il poter mettere in atto le proprie strategie senza dover rendere conto a nessuno se non ai propri cittadini. Il contrario di quello che succede in questi giorni in un’Unione Europea ancora paralizzata da veti, ricatti, strategie e lungaggini che renderanno gli aiuti promessi tardivi e insufficienti.

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Paradosso targato Usa di questa pandemia è il fatto che qualcuno, addirittura, sta meglio di prima: non solo i miliardari, che hanno visto aumentare il proprio patrimonio di 300 miliardi al mese (parliamo delle regine dell’economia digitale, da Amazon a Microsoft, che hanno visto schizzare i propri guadagni in borsa), ma anche dei lavoratori licenziati. Incassando gli aiuti statali, infatti, questi ultimi godono ora di entrate mensili superiore a quelle, basse, delle loro precedenti occupazioni. Soldi che in America arrivano e che arrivano subito, senza rimanere vuote promesse come succede purtroppo dall’altra parte dell’Oceano.

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