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Il grido disperato di un imprenditore: “Il Decreto Rilancio mi ha costretto a ‘cassaintegrare’ tre quarti dei miei collaboratori”

Pubblicato il 21/05/2020 17:43

Il decreto rilancio ha “cassaintegrato” per legge tre quarti dei miei collaboratori, non sto scherzando, da oggi (data di pubblicazione del decreto) tre quarti dei miei collaboratori non hanno più un lavoro e come loro altre migliaia di persone in tutta Italia subiranno la stessa sorte. La vicenda ha dell’incredibile e probabilmente non ci sono precedenti analoghi, ma entriamo nel dettaglio, perché il fatto accaduto è di una gravità inaudita.

L’art 95 del decreto Rilancio/Declino cancella “retroattivamente” i fondi stanziati a Dicembre 2019 per gli investimenti in sicurezza nei luoghi di lavoro. Inail ogni anno stanzia dei fondi del suo bilancio per misure di cofinanziamento pubblico e privato finalizzate al miglioramento della sicurezza nei luoghi di lavoro (bando ISI Inail), questi fondi vengono utilizzati dalle imprese per eliminare rischi cancerogeni (amianto), rischi chimici, biologici, da schiacciamento/taglio e per sistemi di sicurezza contro le cadute dall’alto.

Avete capito cosa ha deciso chi ci governa? Hanno deciso di eliminare gli investimenti pubblici/privati sulla sicurezza per un miliardo di euro insomma con un tratto di penna hanno mandato in cassa integrazione migliaia di persone, peggiorato i luoghi di lavoro e distrutto mesi di lavoro fatto sulla base di fondi stanziati nel 2019. Qui siamo a livelli di incompetenza criminale, nel solo settore dell’amianto l’articolo 95 del sopra citato Decreto bloccherà lo smaltimento di circa 2 milioni di mq di amianto esponendo migliaia di lavoratori a rischi per la loro salute (i morti per amianto ogni anno sono 3.000), senza considerare tutti gli altri rischi ai quali i lavoratori sono soggetti e che con il bando ISI Inail potevano essere eliminati.

I fondi del bando isi inail sono stati stanziati 5 mesi fa ed essendo un bando strutturale che gode di consolidata longevità, quest’anno siamo alla decima edizione, molte piccole e medie imprese avevano già provveduto alla sottoscrizione di contratti, alla predisposizione delle domande di finanziamento e alla richiesta di specifiche linee di credito presso gli istituti bancari.

Decidono di revocare retroattivamente quasi un miliardo di investimenti in sicurezza in un momento in cui gli investimenti a fondo perduto sono fondamentali per supportare la domanda interna e hanno pure il coraggio di chiamare questo decreto “Rilancio”, siamo veramente alla follia.

ll mix di incompetenza, mancanza di sensibilità politica ed economica che questo governo rappresenta è (per la mia esperienza imprenditoriale) un unicum nella storia repubblicana. Io rimango basito da come queste persone decidono con totale nonchalance di esporre migliaia di lavoratori a rischi per la loro salute in determinati casi anche mortali, di mandare in fumo mesi di lavoro e centinaia di milioni di investimenti per decreto, con un semplice tratto di penna e per di più in modo retroattivo.

Si può obbiettare che l’articolo 95 del DL Rilancio sposta questi fondi per il finanziamento di dispositivi di protezione individuale in funzione ANTI-COVID ma è una falsa motivazione visto che nel medesimo decreto gli articoli 120 e 125 stanziano importanti crediti d’imposta per i medesimi investimenti, inoltre risulta illogico preservare i dipendenti dal rischio covid ma continuare ad esporli a rischi di taglio, schiacciamento, rischi cancerogeni a tal proposito è bene ricordare che i dati sugli infortuni sul lavoro sono in costante aumento (osservatorio Inail).

Il decreto dovrà passare al vaglio del parlamento (per fortuna siamo ancora in democrazia) quindi si spera in un ravvedimento, ma parte del danno è già fatto e nella migliore delle ipotesi i miei collaboratori e le altre migliaia di dipendenti che lavorano nel mio medesimo settore dovranno vivere le prossime settimane con l’angoscia di non avere una prospettiva per il proprio futuro lavorativo.

Sono veramente disorientato, anni di lavoro nel mio settore fatto ai massimi livelli con serietà e professionalità evaporati per decreto, purtroppo non è uno scherzo è solo l’Italia nella mani del governo giallo-rosso.

di David Lisetti, imprenditore del settore energie rinnovabili e bonifiche ambientali.