Discutere liberamente dei vaccini, della loro efficacia e del rischio di effetti collaterali per i pazienti che si sottopongono alla somministrazione non è più possibile da tempo, a causa di una rigorosa censura pronta ad abbattersi contro ogni voce fuori dal coro. La conferma, l’ennesima, è arrivata in queste ore da Facebook e Instagram, social network tra i più popolari al mondo e che hanno deciso di mettere il bavaglio all’organizzazione non governativa Children’s Health Defense, accusa di fare “disinformazione sanitaria”.
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Come raccontato dal Fatto Quotidiano, gli account social dell’organizzazione sono stati rimossi: l’ong contro il quale è scattata la censura di Facebook e Instagram è uno dei gruppi no-vax più grandi e influenti tra quelli esistenti sul territorio degli Stati Uniti, e tra le battaglie che porta avanti c’è proprio la lotta all’obbligo di vaccinazione per la popolazione statunitense.
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Già in passato il fondatore e leader dell’organizzazione, Robert Kennedy Jr, era stato bannato da Instagram a causa delle sue posizioni. Il nipote dell’ex presidente Usa non si è però arreso, continuando a portare avanti la sua personalissima sfida. Tante le manifestazioni organizzate nel corso degli ultimi mesi, tutte finalizzate a contrastare la campagna vaccinale lanciata dal governo americano e difendere la libertà di scelta dei cittadini in materia sanitaria. Alla fine, il mondo dei social ha scelto di ricorrere al bavaglio.
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Facebook e Instagram hanno accusato la Children’s Health Defense di aver violato le normative sulla diffusione false di notizie in merito alla pandemia. Pronta la replica di Kennedy: “Facebook sta agendo come un surrogato della crociata del governo federale per mettere a tacere tutte le critiche delle politiche draconiane del governo”. Sia il fondatore che altri membri dell’organizzazione hanno annunciato di aver citato in giudizio il social network.
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