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“I nostri figli con disabilità che nessuno vuol vedere”: la denuncia di un padre

Pubblicato il 05/03/2023 12:53

Cari lettori del Paragone a scrivervi è un padre forse quello più motivato a chiedere all’opinione pubblica un salto di qualità, un nuovo modo di vedere che vada oltre alla comunicazione di TV, giornali e che si basi sul parlare con il prossimo. Sono il papà di un bimbo disabile che rappresenta 2000 famiglie nel territorio ligure con figli neurodivergenti. Ho interrotto il comizio all’on. Meloni che incalzata sulla situazione locale mi ha risposto “mi informo” malgrado in regione e in comune governi con fratelli d’Italia da sette anni.
La stampa devia il problema che è ben più ampio e la TV censura l’argomento.
È di pochi giorni fa la relazione di “Gimbe” certifica che la Regione è inadempiente per i livello essenziali di assistenza e non solo penultima per la prevenzione delle malattie.
Localmente Governatore e Sindaco spendono in sponsorizzazioni squadre di calcio con i colori del partito del centro, sovvenzionano TV locali, Ocean race, tricapodanno ( per cui i libri contabili son in procura) eventi di vario genere e poi mancano i servizi essenziali.
Cinquanta insegnanti di nido e materne son prorogate a giugno prossimo dopo la sospensione di un consiglio comunale dove si son presentati genitori insegnanti e sindacati sul piede di guerra (ad agosto scorso avevo avvisato come fare programmazione fosse essenziale ma ovviamente inascoltato)
Il governo si lamenta che non si procrea più ma non si interrogano su perché.
Quale adulto responsabile ha il coraggio di di mettere al mondo una creatura in un Italia dove il lavoro manca ( un esempio son le insegnati citate sopra mai Stabilizzate ), gli ammortizzatori sociali arrivano con ritardo e son sempre più le famiglie che ricorrono ai pacchi alimentari, le cure essenziali e le visite per i figli o per i genitori anziani spesso invalidi si ottengono in tempi adeguati solo rivolgendosi alla sanità privata ponendoli nella condizione di scegliere se curare i loro congiunti o pagare cibo bollette e mutui. La scuola pubblica è sempre più in difficoltà dove le strutture cadono a pezzi, mancano le cose fondamentali e i genitori devono fare colletta per pennarelli gessi matite fogli.
I cittadini solo soli ed è ipocrita non dichiararlo la politica nazionale è distante dal popolo e aimé esistono due Italie quella dei benestanti che possono permettersi uno stile di vita adeguato e anche se si ammala un parente un genitore o un figlio non son in difficoltà a pagare cure private , che possono permettersi scuole paritarie e l’Italia del ceto medio basso che vive in un altalenante senso d’affogare dettato dai tempi d’arrivo dell’ assegno famigliare , della pensione d’invalidità , dei bonus sociali aumentando i loro debiti dovendo barcamenarsi per sopperire alle inadempienze dello stato in materia di diritti costituzionali e dei tempi di erogazione degli stessi. Questa fotografia cari lettori è copiabile in ogni regione dove il centrodestra governa ormai non son mesi ma anni che localmente amministrano (Liguria da7 anni idem Genova) ma nessun giornale ha il coraggio di fare una disamina attenta e precisa superando la censura semmai volgono lo sguardo a cavalli di battaglia di questa politica come la guerra , il COVID , i migranti, la mafia e gli anarchici sviando l’attenzione su cosa manca a un Italia e a molte troppe regioni che potrebbero stare meglio e che con l’autonomia regionale si troveranno a veder peggiorare le condizioni di vita in meno di un biennio.
Spero comprenderete che occorre nei territori superare la censura e perorare con adeguati modi con associazioni, sindacati , manifestazioni ogni bambino ,ogni anziano , ogni adolescente in difficolta serve una società di mutuo aiuto.
A ogni genitore, aspirante genitore, nonno o nonna, zio o zia se hai letto con attenzione ti esorto ad agire , ti esorto a guardarti intorno anche un gesto, il più semplice come donare un pacco alimentare non cambierà la vita di molti ma sicuramente di qualcuno.

Umilmente un padre