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“I non vaccinati guariscono prima”. Lo studio che potrebbe cambiare le regole della quarantena

Pubblicato il 27/07/2022 21:00

Uno nuovo studio pubblicato sul New England Journal of Medicine, ha dimostrato scientificamente che i soggetti che hanno ricevuto la vaccinazione anti-Covid rimangono contagiosi per un periodo di tempo più lungo rispetto a chi non è stato inoculato. Un altro dato importante arriva dalla differenza di contagiosità, la quale è stata particolarmente ampia tra i non vaccinati e gli individui che non avevano ricevuto un’iniezione di richiamo. Dunque, a quanto pare, i non vaccinati guariscono prima dei vaccinati.
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Lo studio pubblicato sul NEJM

Come riporta eventiavversinews.it, i risultati sono stati pubblicati in una lettera all’editore firmata da dozzine di medici di diversi ospedali di Boston, Massachusetts, nel prestigioso New England Journal of Medicine a giugno. Da luglio 2021 a gennaio 2022, i ricercatori hanno studiato 66 partecipanti che hanno contratto il COVID-19, comprese 32 persone con la variante Delta e 34 con la variante Omicron. I ricercatori hanno compilato una serie di grafici che tracciano per quanto tempo le persone sono rimaste contagiose con il virus, utilizzando sia i test PCR che le colture virali come indicatori. Lo studio completo è consultabile a questo link.
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I non vaccinati guariscono prima dei vaccinati

Una volta separati i dati nelle categorie “non vaccinati”, “vaccinati” e “potenziati”, si è subito notato che le persone che non avevano ricevuto un vaccino COVID-19 sono rimaste contagiose per un lasso di tempo più breve. Per quanto riguarda i test PCR positivi, entro i primi 10 giorni dalla contrazione del virus il 68,75% dei soggetti non vaccinati non era più contagioso. Al contrario, solo il 29,72% delle persone vaccinate e il 38,46% delle persone potenziate non risultavano più contagiose dopo lo stesso lasso di tempo. A quindici giorni dall’inizio dello studio, rispettivamente il 93,75% e il 92,31% dei soggetti non vaccinati e potenziati non erano più contagiosi; tuttavia, solo il 78,38% dei soggetti vaccinati non era contagioso.
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Rivedere l’obbligo di quarantena

Alla luce di questi nuovi dati ci si chiede se il governo non debba rivedere anche le regole della quarantena. In Italia, infatti, la normativa anti-contagio stabilisce i tempi minimi di isolamento a seconda se si è vaccinati con terza dose o no. Nello specifico: almeno 7 giorni di “quarantena” dal primo tampone ufficiale positivo al Covid se si è vaccinati con la terza dose o se si sono ricevute le prime due dosi da meno di 4 mesi (120 giorni per l’esattezza); almeno 10 giorni per i non vaccinati, per chi ha fatto prima dose e richiamo da meno di 14 giorni o da più di 4 mesi (120 giorni). Regole che sembrano contrastare con queste evidenze scientifiche.

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