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I Maneskin “ingaggiati” dalla Ue. Ma questa volta la band italiana non dovrà cantare

Pubblicato il 16/01/2024 11:23

Le Ue attraversa, non da oggi, un periodo di crisi. Irrilevante sul fronte internazionale, scossa da continue crisi economiche, la leadership europea ha pensato bene di correre ai ripari. Ma non, come sarebbe opportuno, favorendo la crescita o cercando soluzioni ai tanti problemi che dovrebbe affrontare. L’idea geniale è quella di influenzare il voto dei giovani alle prossime europee ingaggiando personaggi famosi come cartina al tornasole. Sembra uno scherzo, ma è la verità. “Nessuno può mobilitare i giovani meglio dei giovani”, ha spiegato Margaritis Schinas, Commissario allo Stile di vita europeo. Sì, perché nella Ue c’è un commissario allo stile di vita europeo. E ha partorito questa bella trovata, che richiama alla memoria operazioni di propaganda appartenute a leadership storicamente non proprio esemplari. (continua dopo la foto)

Margaritis Schinas, Commissario allo Stile di Vita europeo

Nella prima bozza dell’elenco dei possibili testimonial della Ue appaiono, neanche a dirlo, i Maneskin. Quando non sono impegnati a cantare, i nostri famosissimi rocker non si sono mai distinti per posizioni anti sistema. Anzi, “trasgressioni” a parte, appaiono molto allineati con la narrazione ufficiale e con l’ideologia woke. Il titolo della loro hit “Zitti e Buoni”, in questo contesto, assume tutto un altro significato. Sembra più un invito ai giovani a non disturbare il manovratore e a uniformarsi. O almeno così devono avere pensato gli strateghi della Ue. Che sperano di sfruttare la loro notorietà per garantirsi l’appoggio degli under 30.

La cantante spagnola Rosalie

Non ci sono solo i Maneskin nella lista pubblicata in anteprima da Euronews. Vi appaiono anche altri musicisti, calciatori e atleti nati in Europa. La selezione prevede di ingaggiare testimonial provenienti da ogni parte del continente. Una “chiamata alle urne” globale che conta sulla popolarità e sul seguito in rete dei soggetti selezionati. Fra i nomi più noti del panorama musicale, oltre ai Maneskin compaiono Rosalia, cantante spagnola, la cantante belga Angéle, il rapper – anche lui belga – Paul Van Haver in arte Stromae, molto gettonato nelle discoteche continentali. E tanti altri. Con l’obiettivo dichiarato di portare i giovani al voto alle europee, che da sempre registrano una bassa affluenza. E inglobarli nel progetto confondendo la notorietà dei loro idoli con l’identità politica. “Zitti e Buoni, e votate pro Europa”, per l’appunto.

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