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“Ha salvato delle vite ma lo Stato lo abbandona alla morte”. L’assurda storia di Tyson, il cane pompiere

Pubblicato il 18/08/2022 13:08

Chi l’ha visto all’opera non ha alcun dubbio: «A prescindere da cosa ne pensi lo Stato, Tyson è un vigile del fuoco». E non un pompiere normale, è uno di quelli che a qualunque ora del giorno o della notte possono ritrovarsi a rovistare tra le macerie di un edificio crollato, o a perlustrare ettari di montagna. Tyson è uno specialista nella ricerca di persone scomparse. Fu proprio lui ad essere spedito sulle Dolomiti nell’ottobre 2021, alla ricerca di un uomo del quale non si avevano notizie da quattro giorni. Era la sua prima missione e Tyson impiegò appena sette ore per individuare l’escursionista, ancora vivo, e riconsegnarlo alla sua famiglia. In seguito arrivarono gli altri interventi, sulle colline del Veronese, o quello che a marzo ha portato a un nuovo ritrovamento, nel Padovano. Un servizio, il suo, che avrebbe meritato una medaglia ed una fornitura extra di croccantini per tutta la vita. Invece, lo stesso Stato italiano che lo ha messo sul campo sfruttando le sue meravigliose capacità, ora lo abbandona alla malattia ed alla sofferenza.
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Le spese sono a carico del padrone

Come riporta il Corriere della Sera, oggi Tyson rischia di morire. Si è ammalato dopo un servizio di lavoro nei boschi e i soldi per pagargli le cure mediche scarseggiano. Il motivo sta nel fatto che invece della divisa ora indossa una semplice pelliccia nera: è un labrador del nucleo cinofilo in servizio al Comando di Vicenza. Diversamente dalle altre Forze dello Stato, i cani-pompiere non sono di proprietà del Corpo, ma dei loro conduttori. Tyson, ad esempio, è stato adottato da Paolo, un vigile del fuoco esperto. L’ente utilizza questi animali con un contratto di comodato d’uso, lasciando alla buona volontà dei rispettivi padroni il loro allenamento e mantenimento, il cui costo viene anticipato e poi rimborsato.
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La missione, poi il calvario

Ebbene, dopo mesi di duro lavoro da parte dell’instancabile labrador, i problemi giungono purtroppo nel maggio di quest’anno. L’unità cinofila viene spedita in un bosco nel Trevigiano per rintracciare una persona scomparsa. «Era un’area molto sporca, impervia, tra rovi e arbusti» racconta chi c’era. L’intervento si conclude e Tyson e Paolo tornano in caserma. Cinque giorni dopo l’animale si sente male. Respira a fatica. Il veterinario gli trova il torace pieno di liquido, viene operato d’urgenza per liberare i polmoni, dove si scoprono vari noduli. Il cane resta ricoverato per tre settimane e il suo conduttore anticipa 6.300 euro di spese mediche. Purtroppo il liquido continua a riformarsi e, a distanza di tre mesi, ogni settimana Tyson deve subire una toracentesi, altrimenti rischia di soffocare.
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Solo un’altra operazione potrebbe salvargli la vita

Il povero Tyson dovrebbe essere sottoposto ad una nuova operazione per poter andare avanti, ma Paolo finora ha speso ottomila euro e la copertura sanitaria prevista per l’animale ha portato a un rimborso di appena tremila euro. Il vigile del fuoco non ha più i mezzi per curare il nostro eroe, così si trova a dover decidere tra il sopprimere il suo amico a quattro zampe o trovare il denaro necessario all’intervento in un altro modo. «La polizza sembra non coprire tutte le prestazioni sanitarie necessarie alla cura dell’animale», conferma Marco Piergallini, segretario generale del Conapo. «Stiamo parlando di un cane da soccorso! Ci troviamo di fronte a una vergogna di Stato».
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La raccolta fondi per dare una zampa a Tyson

Paolo non si è arreso ed ha deciso di avviare una raccolta fondi sulla piattaforma Gofundme. Lì sta capitando uno dei tanti miracoli di internet: la storia del cane-soccorritore ha toccato il cuore di centinaia di persone che in pochi giorni hanno donato quasi 8 mila euro. Intanto da Roma fanno sapere che il caso è all’attenzione della Direzione centrale per l’emergenza, il braccio operativo dei Vigili del fuoco. «Stiamo cercando una soluzione», assicurano. Ma la vita di Tyson resta appesa a un filo. La sensibilità di ITALEXIT – PER L’ITALIA CON PARAGONE rispetto al tema degli animali si concretizza nell’apertura di una pagina dedicata a questo tipo di temi. Vicissitudini che riguardano i nostri amici a quattro zampe e che necessitano di un megafono politico e mediatico, nonché di una maggior sensibilizzazione dell’opinione pubblica rispetto a tematiche tanto delicate quanto importanti. Nasce così Impronte sul Cuore – ItalExit per gli animali, che avrà l’obbiettivo di avviare campagne mirate al loro benessere.

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