Vi avevamo parlato nei giorni scorsi, attraverso le pagine del Paragone, di come il rapporto sempre più stretto tra Joe Biden e Mario Draghi si stia trasformando, col passare delle settimane, in una morsa che rischia di schiacciare entrambi. I sondaggi più recenti, infatti, hanno evidenziato un netto calo nella popolarità di entrambi i leader, che pure continuano ad andare a braccetto nella gestione dell’emergenza Ucraina. Un problema non da poco soprattutto per il presidente Usa, alle prese a breve con le elezioni di metà mandato. Anche per il premier italiano, però, le brutte notizie non mancano.
Le ultime rilevazioni, infatti, hanno evidenziato come gli italiani siano sempre più lontani dalle posizioni del governo sul conflitto. Desiderosi di vedere il prima possibile l’attesa fine delle ostilità, senza indugiare oltre. E convinti che prolungare la guerra per tentare di piegare la resistenza della Russia di Putin possa avere conseguenze devastanti sulla nostra economia. Stando a un sondaggio realizzato da Lab210 per Affari Italiani, addirittura il 63,1% degli intervistati vorrebbe lo stop dell’invio alle armi all’Ucraina.
Un messaggio chiaro al governo e al mondo della politica tutta: gli italiani vogliono che il loro Paese la smetta di sostenere militarmente Kiev. Soltanto il 36,9% degli intervistati, di contro, si è detto convinto della necessità di continuare ad aiutare l’Ucraina attraverso l’invio di armi. Ma per Mario Draghi non è finita qui: secondo il 46,2% degli italiani, infatti, il premier italiano sarebbe andato a Washington soltanto per “prendere ordini dal presidente americano Biden”.
La sensazione, insomma, è che l’Italia sia in una posizione di totale subordinazione rispetto agli Usa, vincolata alla politica americana e senza la reale possibilità di allontanarsi dai diktat di Washington. Infine, un ultimo dato clamoroso: il 32,2% degli italiani, praticamente uno su tre, ha ammesso di preferire Vladimir Putin a Joe Biden.
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