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Gualtieri corre a rassicurare Bruxelles: “Deficit temporaneo, taglieremo di nuovo il debito”

Pubblicato il 10/03/2020 12:25

La necessità di fare il possibile per arginare la diffusione del coronavirus, limitando gli spostamenti degli italiani e ostacolando in ogni modo l’assembramento di persone all’aperto e negli esercizi pubblici. Ma anche la consapevolezza che le conseguenze di queste scelta, dal punto di vista economico, saranno devastanti. Con il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri fiducioso nella bontà delle misure adottate, un sostegno adeguato preannunciato alla Commissione Ue con una lettera. E però a leggerlo bene, quel testo, mostra dei passaggi discussi e discutibili.

Gualtieri corre a rassicurare Bruxelles: "Deficit temporaneo, taglieremo di nuovo il debito"

Nello spiegare a Bruxelles la necessità degli interventi adottati, infatti, Gualtieri si affretta a mettere le mani avanti, specificando che si tratta di misure “vigorose ma commisurate alle esigenze e limitate nel tempo”. Poi aggiunge che il governo si è impegnato “a riprendere il sentiero del consolidamento del bilancio e di riduzione del rapporto debito/Pil non appena ciò sarà possibile”. Un passaggio che non è sfuggito agli analisti e che ha scatenato non poche polemiche per la sua natura e il suo tempismo.

Gualtieri corre a rassicurare Bruxelles: "Deficit temporaneo, taglieremo di nuovo il debito"

Nel bel mezzo di un’emergenza senza precedenti, infatti, invece di spiegare che l’Italia sta facendo e farà di tutto per contrastare la diffusione del virus e proteggere i cittadini, Gualtieri parla di rispetto del rigore europeo, un rigore che andrà ripristinato appena possibile. Non certo un segnale incoraggiante, l’ennesima conferma di un rapporto di totale subordinazione rispetto ai diktat di Bruxelles in un momento in cui, tra l’altro, la stessa Europa si era mostrata immediatamente ben disposta nei nostri confronti, rendendo vuoti e inutili certi servilisimi.

Gualtieri corre a rassicurare Bruxelles: "Deficit temporaneo, taglieremo di nuovo il debito"

La Commissione Ue aveva infatti chiarito fin da subito che i 6,3 miliardi di sostegno annunciati nelle scorse ore erano una misura eccezionale, quindi esclusa dal calcolo del deficit strutturale, e ci ricordava della possibilità di avvalersi delle clausole previste dal Patto di Stabilità per evitare l’applicazione della procedura di infrazione qualora sia necessario deviare dagli obiettivi di bilancio di medio termine.

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