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Grillo giura fedeltà a Conte: “Con il premier a qualsiasi costo”

Pubblicato il 17/06/2020 13:28

Aveva fatto un passo indietro, lasciando che fossero i protagonisti della vita parlamentare del Movimento a prendersi le luci della ribalta. Ora, però, Beppe Grillo è tornato a rivendicare i suoi tanti ruoli: capo politico, padre, garante e chi più ne ha più ne metta. Un ritorno pesante per ribadire un concetto semplice: indietro non si torna, si fa quadrato intorno al premier Giuseppe Conte. Grillo lo ha ribadito in tutte le salse in questi giorni, respingendo qualsiasi proposta alternativa, in primis tutte quelle che implichino un ritorno al voto. E cercando di scacciar via con convinzione quel fantasma che aleggia pericolosamente intorno agli esponenti pentastellati e che porta il nome e il cognome di Alessandro Di Battista.

Grillo giura fedeltà a Conte: "Con il premier a qualsiasi costo"

Grillo è tornato a muoversi. E, come si legge da più parti, armato di calcolatrice e telefonino ha iniziato la conta dei fedelissimi, quelli sui quali poter fare affidamento nell’operazione non troppo segreta “salvata il governo Conte”. Il premier va difeso a ogni costo, anche qualora decida di intraprendere scelte difficili, in linea teorica, da condividere per il Movimento. Come il Mes: un eventuale voltafaccia dei Cinque Stelle sarebbe visto dagli elettori (quelli rimasti) come un ennesimo tradimento? Poco importa, una figuraccia in più non vale un esecutivo. Il comico genovese ha deciso e la sua linea deve passare, senza che nessuno possa metterla in discussione.

Grillo giura fedeltà a Conte: "Con il premier a qualsiasi costo"

Stravolgere ancora una volta gli orientamenti, le regole, le promesse fatte agli elettori potrebbe d’altronde aprire scenari interessanti per i parlamentari Cinque Stelle che obbediranno senza fiatare. Come la revisione, sempre in discussione, del famigerato vincolo dei due mandati. Abolirlo consentirebbe a tanti big di tornare di colpo in pista per un altro giro di ruota, e scongiurerebbe l’ipotesi di un Di Battista unico “big” candidato alla guida del Movimento, eventualità che spaventa più di tutte Grillo. Indietro non si torna, la natura del partito è cambiato in senso europeista, istituzionale. E pazienza se di tante belle cose raccontate in campagna elettorale non resta più traccia.

Grillo giura fedeltà a Conte: "Con il premier a qualsiasi costo"

Dalla parte di Grillo è schierata una lunga fascia di parlamentari che comprende i vari Patuanelli, Spadafora, Fraccaro e Bonafede. Di Maio sta con il fondatore, anche se si tiene in una posizione più intermedia, Paola Taverna e Roberta Lombardi si sono a loro volta già schierate con il comico. Dall’altra parte della barricata Casaleggio e Grillo. Nel mezzo tanti elettori a chiedersi se abbia ancora un senso questo Movimento, ormai sempre più subalterno al Partito Democatico, e se valga la pena preoccuparsi oltre per le sue sorti.

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