Un governo di poltronari di professione da una parte, quelli abilissimi nel cadere sempre in piedi e blindare le poltrone che contano anche di fronte alle peggiori crisi immaginabili, e di tecnici totalmente asserviti all’Ue dall’altra. Un capolavoro davvero niente male, questo nuovo governo, per il quale si è scomodato addirittura quel Mario Draghi invocato da tutti come salvatore della patria. E che ora, però, dovrà scontrarsi con il malumore subito esploso tra gli italiani, increduli di fronte a una serie di scelte che spaziano dalla conferma dei vari Di Maio, Lamorgese e Speranza al ritorno di volti noti come Renato Brunetta, Mariastella Gelmini e Mara Carfagna. Per non parlare, poi, di decisioni come la collocazione di Patuanelli, un ingegnere di Trieste, al ministero dell’Agricoltura.
Un governo nato, però, senza la benedizione degli italiani. Che anzi secondo i sondaggi realizzati in questi giorni hanno subito bocciato l’idea di dar vita a una maggioranza allargata che comprende Leu, M5S, Pd, Iv, Forza Italia, la Lega e il gruppo dei centristi. Secondo Termometro Politico, uno scenario che piace soltanto al 4,1% dei cittadini, evidentemente tutt’altro che entusiasti di fronte alla grande ammucchiata alla corte di Draghi, che con la nascita dell’esecutivo del “tutti dentro” si è anche assicurato la futura elezione al Colle.
Anche i sondaggi sui singoli partiti non sembrano sorridere particolarmente a chi, in questi giorni, ha deciso di chinare il capo ed entrare nella corte dell’ex presidente della Bce. La Lega di Matteo Salvini, vittima di un’improvvisa folgorazione europeista, ha infatti perso negli ultimi giorni mezzo punto di consenso, scendendo al 24% e perdendo terreno rispetto a quella Giorgia Meloni (al 17,4%) che ora insidia sempre più da vicino la leadership nel centrodestra dell’ex ministro degli Interni.
Con il Pd al 20% e il M5S al 16,4%, in calo sono anche le forze di centro: Forza Italia è ora al 6,2%, Italia Viva al 3,3%, Azione al 3,2%. La Sinistra va sotto la soglia di sbarramento del 3%. +Europa è data all’1,2%, i Verdi all’1,1% e il Partito Comunista all’1%. Giudizio negativo da parte degli italiani anche per il governo uscente, il Conte bis: per il 38,9%, infatti, la maggioranza giallorossa ha commesso tanti errori, mentre per il 14% l’esecutivo era partito bene ma alla fine gli sbagli sono stati troppi. Sul fronte restrizioni, il 55,3% degli italiani chiede di riaprire bar e ristoranti anche la sera, come auspicato in queste ore anche dai rappresentanti di categoria.
Ti potrebbe interessare anche: Baci, sesso e bombole del gas. Da Cotticelli a Zuccatelli. Dalla padella alla brace