Ci ripetono ogni giorno, sui giornali e nelle tv, che i vaccini sarebbero perfettamente sicuri e la possibilità di andare incontro a effetti collaterali gravi pressoché minima. Ma possiamo davvero fidarci dei santoni-virologi, dopo i tanti errori e la confusione che ha segnato in toto la gestione della pandemia? I dubbi restano, non pochi. La testata La Verità ha sottolineato come i numeri potrebbero essere ampiamente sottostimati, riepilogando i dati ufficiali forniti fin qui dall’Aifa, l’Agenzia del farmaco italiana.
Numeri alla mano, le segnalazioni “per sospetti effetti avversi dei vaccini anti-Covid con la farmacovigilianza passiva” sono state in Italia più di 101 mila, delle quali oltre 14 mila gravi. Partendo da questo dato, è facile capire come “i sospetti effetti avversi che davvero si sono verificati potrebbero essere in totale almeno cento volte di più e cioè 10 milioni, mentre i sospetti effetti gravi o gravissimi almeno 1 milione e 400 mila”. Una sottostima che allarma e che sottolinea l’abisso che separa la farmacovigilanza attiva da quella passiva: la prima si basa sul monitoraggio diretto di pazienti, la seconda soltanto sulle segnalazioni ricevute da medici e cittadini.
Un divario già emerso durante uno studio realizzato da Moderna sul proprio vaccino anti-Covid, durante il quale era stato evidenziato come “su 14.677 seconde dosi somministrate sono stati registrati con una farmacovigilanza attiva 2.884 eventi avversi gravi e 14 gravissimi, con una percentuale del 19,6% sul totale delle dosi, che significa in proporzione 19.600 sospette reazioni avverse gravi ogni 100 mila somministrazioni”. Numeri ben diversi da quelli dell’Aifa, che sostiene come per il vaccino Moderna la proporzione sia di 15 eventi avversi gravi o gravissimi ogni 100 mila dosi.
Fanno riflettere in questo senso anche i dati del Cdc (Center of Disease Control and Prevention), organismo federale americano per il controllo delle malattie infettive e che già a febbraio, ricorda La Verità, segnalava “un numero di reazioni avverse sistemiche pari a 1.333.931 su un totale di 1.920.872 dosi somministrate, ovvero 69,4 eventi avversi ogni 100 vaccinazioni. Dati, anche in questo caso, molto lontani da quelli dell’Aifa, a conferma di come il rischio di sottovalutare i rischi sia particolarmente alto, in un mondo in cui è ormai diventato impossibile contestare le sacre verità degli scienziati da salotto televisivo.
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