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Da Gesù a “cucù”. Natale censurato, l’ultima follia in nome del “politicamente corretto”

Pubblicato il 22/12/2023 09:37

Da anni, ormai, con l’avvicinarsi del Natale si verificano puntualmente polemiche di ogni tipo, con la tradizione stravolta in nome del politicamente corretto e una serie di scelte che scatenano dibattiti politici molto accesi. Nelle ultime ore, Lavinia Mennuni di Fratelli d’Italia ha avanzato una proposta di legge che mira a evitare la cancellazione, per chi vuole festeggiarle, delle celebrazioni di Natale negli istituti scolastici. Una decisione avanzata alla luce di una serie di episodi che già hanno iniziato a verificarsi lungo lo Stivale. A far discutere è stato, tra gli altri, il caso di una scuola primaria di Mezzago, in provincia di Monza e Brianza, dove alcune maestre si sono inventate la “festa della luce”. (Continua a leggere dopo la foto)
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gesù cucù

Le docenti hanno spiegato la loro iniziativa, che sostituirebbe il tradizionale Natale, parlando di “un percorso interculturale e di dialogo interreligioso dall’alto valore civico, includendo chiunque in una camminata pacifista per le vie del paese”. In una scuola elementare di Livorno invece i bambini sono stati costretti a scrivere biglietti d’auguri per un “felice inverno”. (Continua a leggere dopo la foto)

Bufera di polemiche anche alla scuola elementare De Amicis di Agna, in provincia di Padova, dove alla recita di Natale sono stati tolti riferimenti religiosi e nel testo interpretato dai bambini il nome “Gesù” è stato cambiato con “Cucù“. La variazione rispetto a una recita più tradizionale con riferimenti al Natale cattolico come riportato da Il Tempo, è stata presa dalle maestre per non creare disagi nelle famiglie dei bambini di altre religioni. (Continua a leggere dopo la foto)

Una scelta che ha scontentato altre famiglie. con conseguente presa di posizione di alcuni genitori che non hanno fatto partecipare i propri figli alla recita. Nel dettaglio, la modifica più evidente è quella riferita alla frase “sta per nascere Gesù” che è stata sostituita con “dall’alto fa Cucù”. Nella chiesa di San Pietro e Paolo a Mercogliano, in provincia di Avellino, è spuntato invece un presepe senza Giuseppe in omaggio alle famiglie Lgbtq+. E con la Madonna nella grotta c’è, a sorpresa, un’altra mamma.

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