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Gas americano ed Unione europea: “una scelta suicida”

Pubblicato il 15/09/2022 13:58

La Commissione europea ha concluso, a fine marzo 2022, un accordo con gli Stati Uniti d’America per la fornitura, fino all’anno solare 2030, di 50 miliardi di metri cubi in più l’anno di gas liquefatto. L’Unione Europea si impegna a garantire il flusso in entrata del gas liquido statunitense (gnl) il quale, peró, presenta un costo decisamente superiore a quello russo. La scelta per Mosca era dettata da prezzi più bassi e dalla certezza delle forniture.

Da tempo Washington voleva entrare a gamba tesa nel mercato del gas europeo, sebbene tenda a privilegiare quello asiatico nord-orientale visti i prezzi più elevati, e da qui la clausola dell’accordo per non far cadere in tentazione le capitali occidentali di disfarsi del costoso gas americano. Ovviamente, per mettere in piedi uno scambio di tale portata tra le due coste dell’Atlantico serviranno investimenti miliardari su entrambe le sponde e sarà necessario dotarsi di rigassificatori e impianti di raffreddamento. Ecco le scelte lungimiranti dei coloni europei…

Daniele Trabucco