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Utero in affitto, Borgonovo stende la Presidente delle Famiglie Arcobaleno. Il VIDEO dello scontro

Pubblicato il 12/04/2023 13:37 - Aggiornato il 12/04/2023 14:47
Francesco Borgonovo Alessia Crocini

Gestazione per altri, maternità surrogata, utero in affitto. Si sta parlando sempre più di queste delicatissime tematiche, e di conseguenza anche sui giornali e in tv si accendono gli scontri. L’ultimo, molto acceso, è andato in scena a “L’aria che tira“, il programma condotto da Myrta Merlino su La7. Nella puntata del’11 aprile, Francesco Borgonovo (vicedirettore de La Verità) e Alessia Crocini (Presidente Famiglie Arcobaleno) non se le sono mandate di certo a dire. Esordisce Borgonovo: “Al di là dell’interpretazione della legge qui c’è un problema. Intanto, i figli delle coppie omogenitoriali, maschili e femminili, sono una minoranza rispetto a quelli che nascono per maternità surrogata. Il 94% sono figli di coppie eterosessuali. Il problema è che queste pratiche in Italia sono vietate”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Francesco Borgonovo Alessia Crocini

Aggiunge Francesco Borgonovo: “Nel caso delle coppie lesbiche c’è una evidente disparità con le coppie eterosessuali che invece possono utilizzare la fecondazione eterologa, mentre in single e le coppie monogenitoriali non lo possono fare. Nel caso invece della gestazione per altri – che a mio parere non può essere mai etica – invece sono per la gran parte gli eterosessuali. Il punto della registrazione dei figli è esattamente questo. La questione si potrebbe tranquillamente risolvere facendo una sanatoria, adesso, e risolvere domani mattina problemi che sono per lo più burocratici che affrontano anche i genitori eterosessuali che non sono genitori biologici”. Il problema, allora, qual è? (Continua a leggere dopo la foto)

Continua il suo ragionamento Francesco Borgonovo: “Si vuole insistere sulla registrazione perché il vero obiettivo è dire che pratiche come la gestazione per altri non sono più reati. Quando anche la Corte Costituzionale ha detto essere un reato particolarmente grave e lesivo della dignità della donna. Se tu permetti la registrazione che cosa succede? Succede che questo reato viene commesso all’estero, poi vengono in Italia e utilizzando i bambini che devono avere tutti i diritti ti mettono davanti al fatto compiuto. Io mi permetto di dire una cosa: questa è una cosa politica, che necessita del riconoscimento della comunità. E la comunità decide assieme. Ed è già stato deciso: non si può fare, è un reato”. Poi prende la parola Alessia Crocini. (Continua a leggere dopo il video)

Secondo Francesco Borgonovo, dunque, il riconoscimento anagrafico è il grimaldello per legittimare in Italia una pratica che qui è reato ma che se viene compiuta all’estero permette a tutti di fare quello che gli pare. Replica Alessia Crocini: “La gestazione per altri viene fatta da secoli. C’è anche nella Bibbia. Ora la destra scopre che è un abominio. Per secoli è stato fatto, di nascosto”. Replica Borgonovo: “Lei cita la Bibbia per buttare la palla in tribuna. Lì c’è il patriarca Abramo con una schiava. E a me sembra che non sia proprio questa la visione da seguire, le donne non possono essere schiave e fare figli per altri”.

Crocini: “Un figlio non è un abuso edilizio”

Replica Alessia Crocini alla proposta di sanatoria di Francesco Borgonovo: “Ma un figlio non è un abuso edilizio, non si può parlare di sanatoria. Mio figlio ha 8 anni e mezzo ed è cittadino italiano come lei, e fino a 6 mesi fa aveva la metà dei suoi diritti. Mi deve spiegare perché bisogna parlare di sanatoria per un minore italiano, visto che ci tenete tanto a difendere l’italianità, mio figlio è un cittadino italiano che è dovuto stare per 8 anni e mezzo con la metà dei suoi diritti”.

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