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“Le ammissioni di Palù? Un buon inizio”. Frajese smonta una volta per tutte la narrazione “terroristica” sul Covid

Pubblicato il 19/05/2023 11:41 - Aggiornato il 23/05/2023 14:48

Fare un passo indietro, ammettere gli errori commessi durante la gestione dell’emergenza Covid. E stroncare in maniera definitiva una narrazione ancora distorta, che parla di “modello Italia” ed elogia i protagonisti di quel disastro. Secondo Giovanni Frajese, un passo avanti è stato finalmente fatto. L’endocrinologo ha infatti firmato un articolo sulle pagine della Verità sottolineando come le ammissione di Giorgio Palù potrebbero essere un inizio importante. “Avevo avuto modo di apprezzare la sua preparazione all’inizio della pandemia – ha scritto infatti Frajese – dopo essere diventato presidente Aifa però la sua voce si è sentita molto poco, e quando lo ha fatto ha espresso posizioni, come nel caso della vaccinazione nei bambini, che mi hanno lasciato sbigottito”. Nelle scorse ore, ospite da Bruno Vespa, Palù è però tornato a “dire una ventata di verità, seppure parziale e ben costruita dialetticamente”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Palù ha esordito ammettendo che gli errori si commettono, soprattutto di fronte a un virus che per il mondo era completamente sconosciuto, spiegando poi come durante la pandemia non siano stati ascoltati i governatori. “Ma la vera sorpresa è stata – ha scritto Frajese – sul tema delle terapie”, quando è arrivato “a citare le potenzialità di una cura a base di idrossiclorochina”. (Continua a leggere dopo la foto)

Accanto a Palù, nel salotto di Vespa, un silenzioso professor Bassetti. Che forse, secondo Frajese, si sarà ricordato di quando aveva pontificato: “Studi clinici fatti seriamente su vasta scala hanno detto che l’idrossiclorochina non serve a niente”. Invitando poi i colleghi a smetterla di dare false speranze ai pazienti colpiti da Covid. Di fronte alla retromarcia di Palù, per quanto tardiva, a Bassetti non è rimasto altro da fare che restare in silenzio. (Continua a leggere dopo la foto)

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“Ammissioni di Palù? Un inizio”. Frajese smonta la narrazione “terroristica” sul Covid

Come spiegato da Frajese la cura, già all’inizio della pandemia, esisteva: “L’idrossiclorochina funziona, le cure esistono, ivermectina, iodopovidone, indometacina. Ma lo diceva Trump all’epoca, non poteva essere vero. Invece sì, lo conferma Palù”. L’esistenza delle cure significa aver esposto la popolazione, soprattutto quella più giovane, “a una sperimentazione dove il rapporto costi/benefici non è semplicemente applicabile”, visto che non si conoscono i reali rischi della vaccinazione. Secondo Frajese, comunque, un passo verso la verità è stato fatto con le ammissioni di Palù: “Meglio tardi che mai”.

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