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“A calci nei glu**i…”. Vittorio Feltri all’attacco di Elly Schlein, la cupissima profezia: “Cosa la aspetta”

Pubblicato il 10/03/2023 11:19 - Aggiornato il 10/03/2023 14:52

Cosa succederà al Partito Democratico ora che Elly Schlein è diventata segretaria, superando a sorpresa Stefano Bonaccini alle primarie dem? Se lo stanno chiedendo in tanti, in questi giorni di proclami e confronti programmatici, con i sondaggi che hanno fatto segnare una timida ripresa del partito guidato in passato da Enrico Letta. Secondo Vittorio Feltri, però, quelli che attendono Schlein non sono affatto tempi facili, anzi. La profezia del direttore editoriale di Libero è delle peggiori: “Verrà cacciata a calci nei glutei”. La nuova segreteria “è attrezzata per sprofondare nel burrone della stoltezza, a confronto della quale quella di Letta era soltanto un debole surrogato”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Secondo Feltri il problema non è però tanto da ricercare in Elly Schlein, quanto in ciò che la neo eletta rappresenta agli occhi di una parte dell’elettorato di centrosinistra: “Il peggio della peggior sinistra – ha attaccato il direttore di Libero – Quella con venature antiche che non è mai riuscita a cavare un ragno dal buco”. (Continua a leggere dopo la foto)

“Il problema è che la gentile signora non essendo capace di eliminare la povertà, impresa titanica, si è lanciata nella battaglia alla ricchezza, dimenticandosi di essere una borghesona imbottita di denaro svizzero, notoriamente inattaccabile”. Secondo Feltri “di fatto Schlein ha rilanciato la moda delle bandiere rosse arricchite dalla falce e martello ed è evidente la sua simpatia corroborata dall’affetto per gli anarchici che vanno in piazza e mettono a soqquadro tutto ciò che capita loro a tiro per solidarizzare con Cospito”. (Continua a leggere dopo la foto)

“Siamo di fronte a un personaggio inquietante che sembra la sorella maggiore di Greta Thunberg – ha concluso Feltri – che vuole insegnare agli scienziati come salvare il mondo minacciato dai fantasmi del cambiamento del clima. Che fine farà? Intanto la sconfitta della povertà resta un sogno ingenuo, anzi un incubo da cui la segretaria si libererà quando i progressisti, molto presto la cacceranno a calci nei glutei”.

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