Potrebbe essere giunta al termina la leadership politica del discusso presidente Turco Erdogan. L’opposizione laica del Partito del suo antagonista Ekrem Imamoglu, infatti, ha trionfato nelle elezioni amministrative che coinvolgevano le principali città del Paese. Ora il partito di Imamoglu, il CHP, controlla le città di Istanbul, Ankara e Smirne. Le grandi città avevano già premiato l’opposizione nelle elezioni precedenti, ma Erdogan aveva fatto di tutto per recuperare terreno. Invece le cose per lui sono pesantemente peggiorate. Dopo vent’anni di potere quasi assoluto, il leader turco, che aveva sempre gestito il la Nazione a suo piacimento, sembra ormai giunto vicino al capolinea. Ad Ankara il distacco fra il sindaco in quota al CHP e l’uomo di Erdogan è stato addirittura di 26 punti. (continua dopo la foto)
Il Presidente turco, a capo del suo partito AKP, mantiene il controllo in Anatolia Centrale e sulle coste del Mar Nero, ma perde anche un centro considerato un suo feudo come Bursa. Va inoltre segnalata l’avanzata, oltre che dell’opposizione, anche di partiti ultranazionalisti e di estrazione religiosa. Erdogan sinora aveva sempre fatto leva sull’elettorato tradizionalista e sui ceti sociali più poveri, che ora però sembrano non fidarsi più di lui. Tanto che nel suo messaggio post elettorale, il Ledaer dell’AKP ammette che il risultato del suo partito è stato deludente. “E’ finita l’era dell’uomo solo al comando”, ha esultato Imamoglu. E ora è probabile che in Turchia, in tempi non lunghi, la popolazione sarà chiamata a confermare il cambio di rotta in nuove elezioni politiche.
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