Alla fine il risultato delle elezioni in Sardegna è arrivato: vince Alessandra Todde, candidata dell’alleanza Pd e M5s. La spunta su Paolo Truzzu, l’uomo del centrodestra unito. La sconfitta è certamente dolorosa per le forze di maggioranza, ma la contesa è stata decisa sul filo dell’ultimo voto. All’una del mattino è arrivata alla conferma: la grillina Alessandra Todde sarà la prima presidente donna della Regione. Al comitato elettorale afferma: “Sono felice ed orgogliosa, si scrive una pagina di storia”. La certificazione ufficiale della vittoria arriverà martedì 27 febbraio. (Continua a leggere dopo la foto)
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Felici Elly Schlein e Giuseppe Conte: “Cambia il vento per il governo”, attacca subito la segretaria Pd. Poi l’ex premier rincara: “Con un progetto serio i risultati sono sorprendenti. È il nostro primo presidente”, rimarca, facendo subito capire alla Schlein quali saranno gli equilibri di questa già fragilissima alleanza. Vuole infatti essere lui a dare le carte. Lo spoglio delle schede è proceduto molto a rilento per problemi con l’organizzazione, trasmissione ed elaborazione dei dati. A decidere la partita il voto di Cagliari: Truzzu nella sua città, dove è sindaco, è stato staccato di venti punti, argomento a favore di chi da tempo rimarcava, nel centrodestra, il basso indice di gradimento del primo cittadino. (Continua a leggere dopo la foto)
Todde, nuorese e di 55 anni, diventa così la prima governatrice pentastellata nella storia della politica italiana e la prima presidente della Sardegna donna. Imprenditrice e manager, per anni all’estero, è fondatrice e Ceo di Energeya, dunque ad di Olidata e sottosegretaria allo Sviluppo Economico nel Conte II e viceministra con Draghi. Ora Meloni, Salvini e Tajani vogliono correre ai ripari, e stanno già studiando la strategia per vincere in Abruzzo e Basilicata.
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