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Effetti collaterali, i medici le propongono l’eutanasia. L’incredibile caso di Kayla paralizzata dal vaccino (VIDEO)

Pubblicato il 29/02/2024 10:51 - Aggiornato il 29/02/2024 11:17

Ha dell’incredibile l’ultima notizia legata ai danni da vaccino che arriva da Oltreoceano. Sia per come si sono svolti i fatti iniziali, sia per quello che i medici hanno proposto alla vittima di questo gravissimo effetto collaterale. Una donna di 37 anni dell’Ontario, in Canada, è stata colpita da paralisi dopo essersi sottoposta al richiamo del vaccino anti Covid di Moderna. Nei primi due casi le avevano iniettato il siero prodotto da Pfizer. Ma nella terza occasione, aveva scoperto che il richiamo sarebbe stato fatto con l’altro vaccino. Pur non essendo convinta Kayla Pollock, questo il nome della giovane mamma, ha accettato di sottoporsi all’inoculazione. E da lì è iniziato il suo dramma. Quattro giorni dopo essere stata vaccinata, Kayla ha sentito le gambe cedere ed è caduta a terra. Un evento che si è ripetuto la settimana successiva. La donna ha chiesto di essere visitata da un neurologo, ma il 22 febbraio del 2022 ha scoperto di non riuscire più a muoversi. Era paralizzata dal collo in giù e faticava a respirare. (continua dopo la foto)

I medici, che di danni da vaccino non vogliono sentir parlare, dapprima la ignorano. Poi uno di loro le suggerisce addirittura una visita psichiatrica, sostenendo che la causa della sua paralisi è “psicologica”. Ma Kayla si sottopone a una risonanza magnetica e scopre di avere contratto la mielite. Il medico che la visita ammette finalmente che si tratta con ogni probabilità di un danno collegato al vaccino, e aggiunge che “molte altre persone hanno registrato danni collaterali simili”. Questa drammatica vicenda ha un finale, se possibile, ancora più inquietante. Kayla, che sino a quel momento era una donna sana e attiva, vede la sua vita completamente sconvolta. Bloccata su una sedia a rotelle e con una mobilità limitata e faticosa della parte superiore del corpo. Inoltre soffre di un dolore lancinante ai nervi collegati al midollo spinale. Sa che non camminerà mai più e continuerà ad avere difficoltà respiratorie. Ed è costretta a stare in una struttura perché lo Stato non le fornisce gli aiuti che avrebbe bisogno per curarsi in casa. (continua dopo il video)

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A questo punto i medici, secondo quanto riferito il quotidiano canadese Canadian Indipendent, non sanno fare di meglio che suggerirle l’eutanasia. Un consiglio che viene ripetuto per due volte in tempi successivi come “rimedio” per alleviare le sue pene. Come se fosse semplice decidere di morire lasciando solo sulla Terra Mason, il figlio di 7 anni. Ma Kayla non ha nessuna intenzione di farlo e ha deciso di combattere. “La gente non si rende conto”, ha detto in un’intervista con la scrittrice Vicky Pinkerton, che si occupa del caso. “Il nostro governo non sostiene le persone con lesioni da vaccino Covid come me. A causa della mia disabilità non ho reddito e nemmeno copertura sanitaria. Mi hanno offerto o l’assistenza a lungo termine in una struttura lontana da mio figlio, oppure l’eutanasia, che mi è stata proposta per due volte. E’ questo che vale la vita di una persona disabile?”.

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