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Torna il coprifuoco, ma non è per il Covid. Pronto il piano del governo per la nuova emergenza

Pubblicato il 12/07/2022 09:08

Chissà se Draghi varando il nuovo piano d’emergenza per una nuova austerity in Italia abbia ripensato – almeno per un momento – alle dichiarazioni baldanzose che faceva fino a poco tempo fa, mosso da Usa e Ue, contro la Russia e contro Putin. Chissà se si sia almeno un po’ pentito, se abbia capito che la sua – e la loro – strategia era completamente sbagliata. Si spera di sì, visto quello che dovranno (e già sta accadendo) patire gli italiani nei prossimi mesi (se non addirittura anni). Sono previsti infatti interventi su riscaldamento, aria condizionata e illuminazione. E il ritorno di una parola che al governo è tanto cara: il coprifuoco. Ma sarà solo per negozi (alle 19) e locali (alle 23). Ma anche tagli alle industre “energivore”. Questo prevede la fase 2 dell’emergenza energia, che può scattare in caso di tagli alle forniture del gas. Mentre da subito partirà la campagna di sensibilizzazione per il risparmio. (Continua a leggere dopo la foto)

Come spiega Open, secondo i calcoli con il razionamento residenziale si può arrivare a risparmiare il 20% del gas che arriva dalla Russia. “Che prevede anche i tagli al riscaldamento degli uffici pubblici. Una serie di misure estreme che dovrebbe scattare soltanto in caso di emergenza. E che andrebbe di pari passo con quello dell’Unione Europea. Mentre sono in arrivo altri aiuti sulle bollette”. Il piano d’emergenza del governo Draghi prevede quindi più step a seconda delle necessità e delle evenienze. E si può sintetizzare in una serie di step, come spiega oggi Il Messaggero: “Nelle case temperatura dei termosifoni ridotta di 2 gradi e paletti sugli orari; coprifuoco sull’illuminazione in casi estremi; taglio all’illuminazione dei lampioni nelle città e nei musei (fino al 40%); chiusura anticipata degli uffici pubblici; riduzione del riscaldamento a 19 gradi negli uffici pubblici”. (Continua a leggere dopo la foto)

E ancora: chiusura anticipata dei locali privati (alle 23); chiusura anticipata dei negozi (alle 19); riduzione del gas e delle elettricità alle imprese “interrompibili”. Il piano prevede anche un maggiore utilizzo dell’energia derivata dal carbone. E le estrazioni di gas dalle piattaforme con le trivellazioni. La riduzione delle temperature nelle case riguarda il periodo invernale, mentre in estate potrebbe arrivare un limite all’uso dell’aria condizionata in casa fino a 27 gradi. Il taglio dell’illuminazione potrebbe toccare in primo luogo gli illuminamenti esterni delle case private e quelli condominiali. Mentre la questione del coprifuoco dei locali pubblici è ancora aperta. Secondo il piano città il taglio dell’illuminazione pubblica arriverà al 40%. Ovvero solo un lampione su due rimarrà acceso di notte. In casi estremi si pensa di ridurre l’orario degli uffici pubblici alle 17,30. (Continua a leggere dopo la foto)

Ricorda infine Repubblica: “C’è l’interruzione delle forniture, per un periodo limitato di tempo, delle forniture alle industrie più energivore, dai cementifici alle acciaierie, dalla ceramica al vetro. Scatterà anche la possibilità di ricorrere alle riserve strategiche che si trovano negli stoccaggi. Ovvero i depositi dove viene immagazzinato il gas dagli operatori durante l’estate, per essere rivenduto sul mercato in inverno. Nel caso di emergenza, il governo Draghi potrà autorizzare anche l’uso delle riserve strategiche. Ovvero la parte non destinata alla commercializzazione”.

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