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Di Maio vs Putin, dalla piaggeria all’insulto. Sentite cosa diceva di lui (VIDEO)

Pubblicato il 16/03/2022 16:30

Siamo ormai ampiamente abituati alle clamorose giravolte dei politici italiani e sappiamo bene che i 5 Stelle sono maestri in questo. L’ennesimo esempio arriva proprio da Luigi Di Maio che, proprio come Salvini, nel 2020 non lesinava elogi per Vladimir Putin, mentre oggi, invece, non si fa troppi scrupoli nel paragonarlo ad un animale.
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Il Ministro degli Esteri , solo due anni fa, ringraziava pubblicamente la Russia ed il suo presidente Vladimir Putin per il contributo fornito all’Italia. In piena emergenza pandemica, infatti, Putin aveva mandato ben otto squadre di medici, infermieri e militari russi nel nostro Paese, con l’obbiettivo di aiutare gli omologhi italiani nella lotta contro il Covid, supportando il Belpaese con mascherine, camici e bombole di ossigeno.
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Il video dei ringraziamenti

Ecco il video che sta facendo il giro dei social. Le immagini, risalenti al 2020, ritraggono il Ministro degli Esteri mentre celebra il prezioso aiuto russo, elogiando Mosca, Putin e tutta la Russia.

«È appena arrivato il primo degli aerei Antonov, uno dei più grandi aerei al mondo è il primo dei nove aerei russi che atterreranno qui a Pratica di mare nella notte e che porteranno circa otto squadre di medici russi che sosterranno i nostri medici, il nostro personale sanitario soprattutto in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna. A bordo di questi aerei c’è materiale, mascherina, ventilatori polmonari, una serie di materiali sanitari che sono fondamentali per l’azione dei nostri medici, infermieri per i nostri operatori sanitari. Ringrazio la Federazione Russa il Presidente Putin e il governo per tutto il sostegno che stanno dimostrando. L’Italia non è sola, ci sono molti paesi che ci stanno aiutando. Grazie a questi aiuti il sistema sanitario dello Stato italiano può andare avanti nella guerra contro il Coronavirus, senza questi materiali sarebbe impossibile”. Così parlò il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, all’aeroporto di Pratica di Mare.
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Da salvatore ad animale il passo è breve

Dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina, lo stesso Luigi Di Maio è tornato a parlare di Putin durante un’ospitata televisiva su La7. Questa volta, però, il Ministro non si fa problemi nell’utilizzare parole molto diverse da quelle di due anni or sono, forse dimenticandosi delle sue dichiarazioni precedenti: «Guardi – dice ridacchiando al conduttore – io sono animalista e penso che tra Putin e qualsiasi animale ci sia un abisso. E sicuramente quello atroce è lui». Dichiarazioni forti, decisamente troppo forti, una figuraccia a livello internazionale per un uomo delle Istituzioni. Richiamato negli studi televisivi di Cairo, il Ministro torna sulla sua posizione ritrattando, consapevole della propria, ennesima, gaffe.
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Insomma, sono in molti tra i politici a non ricordarsi delle proprie parole al miele verso altre figure Istituzionali, salvo poi bastonarli con stilettate al veleno. Che la si pensi come si vuole su Putin (che di certo non è un angioletto caduto dal cielo) ma da colui che dovrebbe rappresentare l’Italia all’estero, in un momento storico in cui la diplomazia dovrebbe essere alla base di ogni relazione e dove ogni singola parola assume un peso specifico ben definito, sarebbe lecito aspettarsi ben altro comportamento.

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