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Danni da Vaccino Covid: arrivano (finalmente!) gli indennizzi di Stato. Ecco le cifre stanziate

Pubblicato il 08/03/2024 15:57 - Aggiornato il 08/03/2024 15:58

C’è una sorpresa positiva nel Decreto Sostegni-bis approvato dal governo. Anche se, per certi versi, appaiono evidenti alcune contraddizioni. Il punto più importante, comunque, è che finalmente è ufficiale la notizia che molti aspettavano: i danni da vaccino Covid possono essere indennizzati. L’indennizzo per danni da vaccinazioni, trasfusioni e somministrazione di emoderivati infetti, peraltro, era già previsto nella legge 210 del 25 febbraio 1992. Ora, nel comma 1-bis della legge approvata dal Governo Meloni, è scritto nero su bianco che questo decreto può essere applicato anche agli effetti avversi del siero anti Covid. (continua dopo la foto)

“All’articolo 1 della legge 25 febbraio 1992”, è il testo della modifica approvata, “dopo il comma 1 è inserito il seguente 1-bis. L’indennizzo di cui al Comma 1 spetta, alle condizioni e nei modi stabiliti dalla presente Legge, anche a coloro che abbiano riportato lesioni e infermità, dalle quali sia derivata una menomazione permanente dell’integrità psico-fisica, a causa della vaccinazione SARS-Cov-2 raccomandata dall’autorità sanitaria italiana”. Gli stanziamenti previsti per gli indennizzi sono pari a 50 milioni di Euro per l’anno 2022 e di 100 milioni di Euro per il 2023. I soggetti danneggiati, dopo aver subito i silenzi e le risposte piccate dell’ex ministro Speranza, vedono finalmente riconosciute le loro condizioni. (continua dopo la foto)

Il periodo di riferimento è quello in cui vigeva l’obbligo vaccinale per trascinare agli Hub più gente possibile. E ricordiamo che le persone erano anche costrette a firmare il consenso informato, un’aberrazione logica visto che non c’era scelta se sottoporsi o meno all’inoculazione. E qui, come scrive il Giornale d’Italia, “si scopre la dicotomia tra le misure approvate dal governo e la toppa inserita nel caso in cui queste dovessero portare a danni irreparabili. Non danni di poco conto, ma alla salute della singola persona”. Si tratta, è vero, di una “toppa”. Ma almeno porta alla luce un dramma che molte persone hanno subito nella totale indifferenza delle istituzioni. E ci auguriamo che fornisca a tutti loro i mezzi di sostentamento economici necessari per curarsi e per pagare l’assistenza di cui hanno bisogno.

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