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“Un’orribile sorpresa”. Spunta il testo sui vaccini nella Legge di Bilancio. La rabbia dei cittadini traditi

Pubblicato il 26/11/2022 08:26 - Aggiornato il 26/11/2022 09:21

Un testo sul quale si continua a discutere in questi giorni in maniera concitata, quello della Legge di Bilancio 2023 varato dal governo Meloni. Un impianto normativo molto lungo e articolato, considerato troppo poco coraggioso da una parte di stampa e analisti ed elogiato, di contro, da altri. Con tantissimi punti affrontati, a partire dal sostegno alle aziende per l’acquisto di energia e gas naturale sotto forma di credito d’imposta e passando per le modifiche sul fronte fiscale, con l’introduzione della cosiddetta “flat tax incrementale” che tanto aveva fatto discutere la stessa maggioranza. A sfogliare bene le pagine del testo, però, non manca anche qualche sorpresa, con un passaggio in particolare che getta più di qualche ombra sulle reali intenzioni dell’esecutivo per quanto riguarda la sanità. (Continua a leggere dopo la foto)

Il Titolo VI della Legge di Bilancio è infatti tutto concentrato sulla sanità, con passaggi dedicati all’incremento dell’indennità di pronto soccorso o alla remunerazione delle farmacie. Lo sguardo si ferma però inevitabilmente sull’articolo 86 dal titolo “Adeguamento del livello del finanziamento del servizio sanitario nazionale e disposizioni in materia di vaccini e farmaci” diviso in due commi, il secondo tutto dedicato proprio ai vaccini. (Continua a leggere dopo la foto)

Nel testo si prevede un aumento del fondo previsto per l’acquisto di questi farmaci, in un periodo in cui invece pensavamo che l’emergenza fosse ormai alle spalle. Un incremento, nello specifico, “di 650 milioni di euro per l’anno 2023 da destinare all’acquisto dei vaccini anti SARS-CoV-2 2 e dei farmaci per la cura dei pazienti con COVID-19”. (Continua a leggere dopo la foto)

Vero che il testo non è ancora definitivo e che, una volta in Parlamento, potrà essere emendato. Ma quei 650 milioni di euro da destinare all’acquisto di vaccini anti-Covid stanno già facendo discutere. Sui social, qualche utente si è chiesto se non sia possibile spendere in modo migliore i soldi recuperati dal taglio al reddito di cittadinanza, altro passaggio particolarmente discusso. Altri hanno già iniziato a mettersi l’anima in pace: “Non resta che prepararci al ritorno dell’obbligo vaccinale”.

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