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Vacanze italiane: aiutiamo il nostro turismo. Prima tappa: il “Cristo velato”, Napoli

Pubblicato il 03/03/2020 17:06

Con questo primo sguardo al “Cristo velato” di Giuseppe Sanmartino inauguriamo una serie di articoli volti a promuovere le bellezze meno conosciute dell’Italia e – più in generale – il turismo nel nostro meraviglioso Paese. Già, perché siete davvero sicuri di conoscere tutte le perle d’Italia? Vi accompagniamo noi in questo viaggio, chiedendovi di aiutate il turismo italiano: andiamo tutti in vacanza in Italia! Pronti? Si parte.

Eccoci al centro della navata della Cappella Sansevero, a Napoli. Qui troviamo il “Cristo velato”, una delle opere più suggestive al mondo. Questa statua unica è di Giuseppe Sanmartino, e risale al 1753. Raimondo di Sangro incaricò il giovane artista napoletano Sanmartino di realizzare “una statua di marmo scolpita a grandezza naturale, rappresentante Nostro Signore Gesù Cristo morto, coperto da un sudario trasparente realizzato dallo stesso blocco della statua”.

Come si legge sul sito del Museo Sansevero, “l’originale messaggio stilistico è nel velo, ma i palpiti e i sentimenti tardo-barocchi di Sanmartino imprimono al sudario un movimento e una significazione molto distanti dai canoni corradiniani. La moderna sensibilità dell’artista scolpisce, scarnifica il corpo senza vita, che le morbide coltri raccolgono misericordiosamente, sul quale i tormentati, convulsi ritmi delle pieghe del velo incidono una sofferenza profonda, quasi che la pietosa copertura rendesse ancor più nude ed esposte le povere membra, ancor più inesorabili e precise le linee del corpo martoriato”.

La vena gonfia e ancora palpitante sulla fronte, le trafitture dei chiodi sui piedi e sulle mani sottili, il costato scavato e rilassato finalmente nella morte liberatrice sono il segno di una ricerca intensa che non dà spazio a preziosismi o a canoni di scuola, anche quando lo scultore “ricama” minuziosamente i bordi del sudario o si sofferma sugli strumenti della Passione posti ai piedi del Cristo. “L’arte di Sanmartino si risolve qui in un’evocazione drammatica, che fa della sofferenza del Cristo il simbolo del destino e del riscatto dell’intera umanità”. Impossibile non visitarlo.

Qui alcune informazioni: biglietto ordinario: € 8,00; artecard: € 6,00; soci FAI: € 6,00; ragazzi dai 10 ai 25 anni: € 5,00; bambini fino ai 9 anni: gratis. Il museo è chiuso il martedì. Ed è aperto tutti gli altri giorni dalle 9:00 alle 19:00. Il sabato dalle 9:00 alle 20:30 (da aprile a dicembre 2020). Cosa aspettate?

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