x

x

Vai al contenuto

Covid, boom di positivi in Israele. Tra i pazienti gravi, più vaccinati che non

Pubblicato il 17/08/2021 12:19

C’è un governo, quello italiano, che continua a insistere sulla necessità di vaccinare tutto e tutti, compresi i più giovani, sostenendo che non esista altro modo per uscire dall’incubo Covid-19. E ci sono invece numeri, puntualmente ignorati da Draghi & co, che raccontano una storia molto, molto diversa. Sono quelli che arrivano da Israele, Paese che per primo si è lanciato in una massiccia campagna per somministrare i farmaci alla stragrande maggioranza della popolazione. E che è però ancora lungi dal cantare vittoria.

Covid, boom di positivi in Israele. Tra i pazienti gravi, più vaccinati che non

Nelle scorse ore, stando ai dati rilasciati dal ministero della salute, i nuovi casi accertati in Israele sono stati infatti 5.755. La conferma di come non sia sufficiente affidarsi ai farmaci attualmente sul mercato, pagati a peso d’oro dai governi di tutto il mondo, per vincere la sfida contro il virus. Tra i contagiati, il 43% non aveva ancora completato il ciclo di vaccinazione, mentre oltre il 55% aveva già ricevuto entrambe le dosi. In totale, nel Paese sono ora 38.492 i casi di positività comunicati.

Dando un’occhiata ai dati sui positivi, 400 persone si trovano in gravi condizioni di salute, un numero in crescita rispetto alle ore precedenti, il più alto dall’inizio di marzo, con 87 pazienti catalogati addirittura come “critici”. Tra questi, il 35% non aveva completato il ciclo di vaccinazione, mentre addirittura il 61% aveva già ricevuto sia la prima che la seconda dose.

Complessivamente, il numero di persone non vaccinate e ricoverate in gravi condizioni a causa della positività al Covid-19 è addirittura in calo, mentre è in crescita quello di chi, nonostante le due dosi, ha visto di colpo precipitare la propria situazione. Numeri che sconsigliano, ancora una volta, di trattare i farmaci attualmente disponibili come panacee in grado di risolvere, da sole, ogni problema. E che rendono ancora più insensati provvedimenti come il green pass.

Ti potrebbe interessare anche: “Se noi stacchiamo il fatto procreativo dalla relazione affettiva e sessuale si può ipotizzare…”