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Coronavirus, non per tutte le aziende è crisi. Ecco chi se ne avvantaggia

Pubblicato il 03/04/2020 16:14

Questo surreale periodo che stiamo vivendo ha sicuramente stravolto l’economia di tutto il mondo. Nel bilancio redatto dai dati registrati nel mese di marzo, figurano settori profondamente schiacciati dalla quarantena e settori che invece hanno visto un aumento degli incassi. Tra i settori graziati ci sono sicuramente quelli che riducono l’impatto dello “stare a casa”. Parliamo dunque di imprese che si occupano della grande distribuzione organizzata, delle consegne a domicilio,  dei servizi di streaming  e dei giochi online. Aziende come Netflix, Walt Disney, AT&T, Hbo, Comcast, Amazon, Twitch, Fire TV e Apple Tv, guadagnano clienti e fatturato. Secondo i dati USA, solo nelle prime settimane di pandemia c’è stato un aumento dei consumi tra il 20 e il 70%. Nel 2018 a livello mondiale si era raggiunto un fatturato di 226 miliardi di euro. Ma a cause del Covid-19 si stima che entro l’anno ci sarà un 5% in più rispetto alle sime, pari a 47 milioni di nuovi abbonamenti. Con la chiusura delle scuole anche gli abbonamenti ai giochi online sono aumentate di decine di milioni, specie in America del Nord e Cina. 

In Italia è stato registrato un boom nella grande distribuzione organizzata. Nella seconda settimana di marzo si è registrato un +16,5% rispetto a quello del periodo analogo del 2019. C’è stato inoltre un +97% delle vendite online dei prodotti a largo consumo. Si è alzata anche la domanda di prodotti biomedicali. Ma il quadro fin’ora delineato non è da considerarsi affatto stabile, potrebbe cambiare radicalmente. Man mano che la disoccupazione esplode e quindi la mancanza di liquidità cresce, gli abbonamenti online saranno i primi servizi ad essere tagliati.

In questo contesto strano e negativo, c’è un aspetto positivo e di notevole rilevanza che sta prendendo piede e che lascia ben sperare. In tutti gli Stati europei sta aumentando notevolmente il processo di digitalizzazione e il consumo di notizie sui siti degli editori, piuttosto che quello sui social network. Dunque, sono preferite le testate online ai social. Inoltre, in Italia l’accelerazione del digitale è nettamente maggiore rispetto alle altre Nazioni. Come riporta Comscore, nella settimana tra il 9 e il 15 marzo il numero di visite sui siti di General News è esploso portando a un +142%.