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La crisi del gas come il Covid: ecco il piano del governo per sospendere ancora la democrazia

Pubblicato il 02/09/2022 09:29

La crisi del gas morde l’Italia a causa delle scelte scellerate di governo e Bruxelles. E ora ci si ritrova nella situazione in cui le bollette schizzano alle stelle e l’esecutivo sta addirittura pensando di utilizzare il “modello Covid”, che così “bene” ha funzionato nella sospensione per la democrazia, anche peril gas. E così, come racconta Money in un retroscena, “proprio mentre pensavamo di esserci messi alle spalle la stagione del coprifuoco, dello smart working forzato e delle restrizioni in generale, ecco che la crisi del gas potrebbe riportare in Italia le lancette dell’orologio indietro di diversi mesi”. Il ministero della Transizione Ecologica, infatti, starebbe lavorando a un piano per cercare di contenere l’uso di energia elettrica – e quindi anche di gas – nel nostro Paese. (Continua a leggere dopo la foto)

Lo stop dei rifornimenti di gas da parte della Russia potrebbe dunque portare a delle politiche di razionamento nel Vecchio Continente. Stando a quanto riportato anche da La Repubblica e Il Messaggero, “per far fronte all’emergenza quest’inverno in Italia potrebbero tornare in auge due termini di covidiana memoria come smart working e coprifuoco. Nei prossimi mesi in Italia l’imperativo sarà risparmiare energia elettrica, che nel nostro Paese viene prodotta per il 50% grazie al gas: tra gli stati membri dell’Ue siamo quelli che hanno la quota più alta”. (Continua a leggere dopo la foto)

Visti i tempi bui (e freddi) che ci aspettano a causa del minor afflusso di gas dalla Russia (ma si sta andando verso un azzeramento) e dell’aumento dei costi, il governo a breve annuncerà un piano per contenere i consumi di elettricità. “La prima mossa riguarderà case e attività, con l’abbassamento di un grado del termostato e la diminuzione di un’ora al giorno dei tempi di accensione. In più si cercheranno di risparmiare 15 giorni di operatività degli impianti ritardando la data di accensione dei termosifoni e anticipando quella della chiusura. Queste misure dovrebbero generare un risparmio di circa 2,7 miliardi di metri cubi di gas, ma questo potrebbe non essere sufficiente”. (Continua a leggere dopo la foto)

Ecco che allora sta circolando con insistenza l’ipotesi di un ritorno dello smart working per tutti i dipendenti pubblici come ai tempi del Covid. “Una strategia questa che potrebbe coinvolgere anche il settore privato, con molte aziende che già avrebbero iniziato a impostare questa strategia. Come nel pieno del Covid ci sarebbe infine il concreto rischio di un sostanziale coprifuoco: per risparmiare energia elettrica, oltre allo spegnimento del 40% dei lampioni e delle insegne luminose durante la notte, c’è l’ipotesi di una chiusura anticipata di uffici pubblici (17.30), dei negozi (19.00) e dei locali (23.00)”.

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