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I servizi segreti hanno già scelto il loro nuovo capo. La “foto di famiglia” che imbarazza Meloni e FdI

Pubblicato il 06/09/2022 09:56 - Aggiornato il 06/09/2022 10:11

Dopo averli visti tutti insieme appassionatamente al forum di Cernobbio, con unico assente (fieramente) Gianluigi Paragone, i partiti di Sistema stanno continuano la loro campagna elettorale (e non solo) in vista del 25 settembre. A Cernobbio avevano fatto scalpore – ma solo tra quelli che ci credevano ancora e non avevano ancora scoperto la verità – le dichiarazioni europeista, antirusse e filosanzioni della Meloni, in perfetta continuità con il governo Draghi. Insomma, recitava la parte dell’opposizione ma ora che sente profumo di vittoria si allinea perfettamente a quelle posizioni. E a fare di nuovo scalpore intorno a Giorgia Meloni e a Fratelli d’Italia ora sono le foto dell’evento al Senato organizzato dal Copasir e da Fratelli d’Italia dal titolo “La sicurezza come interesse nazionale”. Da incontro per giuristi si è trasformato in un’occasione per riunire il gotha delle istituzioni italiane. (Continua a leggere dopo la foto)

Come racconta La Verità, “basta scorrere le foto ufficiali. In prima fila, al fianco di Adolfo Urso, presidente del Comitato, si scorge il sottosegretario con delega all’intelligence, Franco Gabrielli. A seguire, il capo di stato maggiore della Marina, l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, il comandante dell’Arma, Teo Luzi, il capo della polizia, Lamberto Giannini, il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi. Senza dimenticare i vertici del Dis, Elisabetta Belloni, e delle agenzie Aisi, Aise ed Acn, Mario Parente, Giovanni Caravalli e Roberto Baldoni. Lista che prosegue con il procuratore Antimafia Giovanni Melillo, il presidente della Corte d’appello Antonino Mura e i comandanti dei reparti di spicco della Gdf e dei carabinieri”. Cosa ne se trae? (Continua a leggere dopo la foto)

Che i Servizi hanno già scelto il loro prossimo capo. “Considerando che l’evento è stato organizzato nelle ultime settimane, la stanza pur capiente è stata riempita fino in fondo. Certo, il cappello del Copasir rende tutto istituzionale. Da lì la presenza di Urso, ma non si poteva non notare l’accoppiata con Francesco Lollobrigida che di Fratelli d’Italia è capogruppo alla Carnera. La sua presenza soprattutto spiega come i vertici delle istituzioni stiano prendendo le misure di fronte a un probabile nuovo governo guidato da Giorgia Meloni. A maggior ragione dopo il discorso fatto dalla numero uno di Fdi al Forum di Cernobbio. Atlantismo e posizioni critiche verso Bruxelles ma dentro il perimetro delle storiche alleanze targate tricolore”. Ecco qua la ricetta per chi ancora credeva in una Meloni antisistema. Era solo fuffa utile a raccogliere voti. (Continua a leggere dopo la foto)

Le vere istanze antisistmea, in Italia, le porta avanti solo Italexit. Ed è per questo il solo partito credibile. “La Meloni domenica ha anche dedicato importanti passaggi al pericolo cinese che muove contro il Vecchio continente e di conseguenza contro l’Italia. Non a caso sulla filiera dell’atlantismo a muoversi su delega della Meloni è lo stesso Urso che è stato a recentemente Washington in qualità di presidente del Copasir ma che tornerà nella capitale Usa la prossima settimana. Stavolta in qualità di senatore di Fdi. Due mesi fa la delegazione italiana oltre a incontrare gli omologhi americani ha fatto due tappe delicatissime. Si era recata al Pentagono per un confronto con il sottosegretario alla Difesa con delega su intelligence e sicurezza, Ronald S. Moultrie, e con il direttore Ilan Goldenberg, responsabile per gli affari di sicurezza internazionale per l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa”. (Continua a leggere dopo la foto)

E cosa ha portato a casa Fratelli d’Italia, possibile prossimo partito a guida del Paese? Esattamente quello che è stato fatto finora con Draghi, nessuna discontinuità: “Si sono condivise valutazioni sullo svolgimento del conflitto tra Russia e Ucraina, sulla prospettiva di una Difesa comune europea”, la nota diffusa all’epoca, “sulle forme di collaborazione in ambito intelligence e sull’importanza assunta dal dominio aerospaziale quale fattore di competizione anche in ambito militare”. Cambiare tutto purché nulla cambi. Anche il Copasir e i Servizi lo confermano.

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