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Confini blindati e città chiuse: ecco come sarà il Natale giallorosso

Pubblicato il 02/12/2020 09:50

Sarà un Natale difficile per gli italiani, blindato dalle decisioni di un governo che, dopo essersi fatto trovare completamente impreparato dalla seconda ondata di Covid-19, non vuole ora correre rischi e andare incontro a un’eventuale terza. Sacrificare le feste, insomma, sull’altare dell’impreparazione di ministri e tecnici del Conte-bis, quelli incapaci di prevedere e anticipare la nuova crescita dei contagi dopo l’estate. E ora decisi più che mai a portare avanti la linea della prudenza massima, la parola d’ordine del nuovo decreto che sarà varato nelle prossime ore.

Confini blindati e città chiuse: ecco come sarà il Natale giallorosso

Si va, per esempio, verso il divieto di superare i confini delle Regioni a partire dal 21 dicembre, con la sola eccezione per chi ha la residenza in un altro territorio (si ragiona sulla possibilità di estendere la deroga anche al domicilio). Congiungimenti famigliari e visite agli anziani rimasti soli saranno però, con tutta probabilità, proibiti. Così come la possibilità di raggiungere le seconde case. A Natale, Santo Stefano e il primo gennaio si va poi verso un ulteriore inasprimento: gli spostamenti saranno addirittura limitati al proprio Comune, al di fuori del quale si potrà uscire soltanto per motivi di comprovata necessità, come quelli legati alla salute.

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Si ragiona anche per dare un po’ di respiro a bar e ristoranti, che potrebbero rimanere aperti, anche se con obbligo di chiusura alle 18, il 25 e 26 dicembre. Durante le feste dovrebbero anche essere vietate le crociere. Per il resto, si va verso la conferma delle misure già ipotizzate nel corso degli ultimi giorni: saranno proibiti cenoni affollati e feste e la messa della Vigilia verrà anticipata alle 20 a causa del coprifuoco delle 22, che resterà in vigore anche il 25 dicembre e a Capodanno. Non si faranno controlli nelle case degli italiani, ma per pranzi e pomeriggi insieme sarà “fortemente raccomandata” la sola presenza di famigliari conviventi.

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Speranza e Boccia hanno dettato le parole d’ordine: “Prudenza e rigore”. Con Conte a ribadire subito: “Bisogna evitare che la terza ondata si sovrapponga con la distribuzione dei vaccini”. L’obiettivo è quello, insomma, di evitare la socialità che il Natale porta solitamente con sé. E alla quale gli italiani, già provati da mesi di divieti e restrizioni, dovranno rinunciare: anche perché, in caso contrario, il governo si farebbe trovare nuovamente impreparato di fronte a una nuova crescita dei contagi.

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