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“Chi ostacola la mia denuncia contro Pfizer?” La denuncia di Paragone solleva inquietanti interrogativi

Pubblicato il 20/04/2023 20:58 - Aggiornato il 26/04/2023 08:46

Nella primavera del 2021 il Sen. Gianluigi Paragone ha presentato con l’Avvocato Andrea Perillo (Vice Presidente dell’Associazione Danni Collaterali) una denuncia penale alla Procura della Repubblica di Roma sostenendo la pericolosità del vaccino PFIZER.

In seguito il difensore ha depositato diverse memorie integrative allegando numerosi documenti e studi scientifici, provenienti da tutto il mondo, che sembrano confermare la pericolosità del siero commercializzato dalla nota casa farmaceutica.

Poi, alla luce delle dichiarazioni rese in data 11/10/2022, nella sede del Parlamento europeo, dalla responsabile commerciale di Pfizer, Janine Small, che ha affermato che il vaccino anti-Covid, prodotto dalla casa farmaceutica della Pfizer, il più diffuso nel mondo occidentale, “non è stato testato per prevenire l’infezione”, perché “nessuno lo avrebbe chiesto” e che comunque “non c’era tempo” per effettuare tale tipologia di test, è stato ha chiesto l’interrogatorio da parte della Procura della sig.ra Janine Small. (Continua dopo la foto)
>>> “La mortalità cresce con il crescere con le dosi di vaccino”: INTERVISTA A DONZELLI A FUORI DAL CORO (VIDEO)

Questo perché, ritiene l’Avv. Andrea Perillo, che si debba procedere non solo all’interrogatorio della responsabile commerciale di Pfizer, Janine Small, ma anche all’acquisizione integrale dei contratti, stipulati dal Governo Italiano, relativi all’acquisto del prodotto farmaceutico oggetto della denuncia.

La condotta penalmente rilevante segnalata e ipotizzata dal Senatore Gianluigi Paragone è quella prevista dall’art. 443 c.p. e precisamente il commercio o somministrazione di medicinali guasti o imperfetti, infatti la norma prevede che: “Chiunque detiene per il commercio, pone in commercio o somministra medicinali guasti o imperfetti  è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa non inferiore a euro 103”.

La ratio legis della disposizione in esame è quella di tutelare la salute pubblica, considerata quale “insieme di condizioni di igiene e sicurezza della vita e dell’integrità fisica o salute della collettività, che può risultare in pericolo per la diffusione di medicinali nocivi”.

Quindi, sostanzialmente, si cerca di sollecitare il Pubblico Ministero a verificare se il prodotto immesso sul mercato sia sicuro oppure se sia nocivo per la salute pubblica.

In seguito, l’Avvocato Perillo ha depositato alla Procura della Repubblica un’istanza di acquisizione di tutti i video delle puntate del programma “FUORI DAL CORO” dove si afferma che AIFA, l’Agenzia del Farmaco Italiana, era a conoscenza del fatto che i vaccini possono provocare effetti collaterali molto gravi e pertanto ha chiesto l’acquisizione di tutti i documenti mostrati in video dal conduttore Mario Giordano. (Continua dopo la foto)

La Cassazione, ci dice l’Avvocato Andrea Perillo, ha affermato che un farmaco è considerato nocivo “ogni qual volta la sua composizione non corrisponda a quella dichiarata ed autorizzata, ritenendo non necessario accertare se, in concreto, il prodotto sia eventualmente inefficace dal punto di vista terapeutico o pericoloso per l’incolumità pubblica perché il pericolo non è un requisito del fatto, ma la “ratio” stessa dell’incriminazione penale” (Cass. Sez. II, 21348/2015).

Ricordiamo che diverse Procure stanno indagando sulla composizione dei sieri genici sperimentali, erratamente definiti vaccini, e proprio sulla base di questo si ritiene che il prodotto farmaceutico debba essere attentamente controllato.

l’Avvocato Perillo ritiene che non si possa chiedere alla Procura di ordinare la sospensione della campagna vaccinale ma che, però, il PM possa disporre a scopo preventivo di non utilizzare il “vaccino Pfizer”, fino al compimento dell’accertamento sulla sua sicurezza.