È questione di priorità, spiace dirlo ma chi è genitore di un bimbo o bimba disabile o normodotato ha bisogno di servizi. In un Italia ormai svenduta, un Italia ormai svilita mancano i servizi o sono privatizzati. Vien da se che chi può permetterselo ha cure e scuole migliori e chi in un momento dove non si ha un lavoro sicuro o non si ha proprio, guarda il volto della propria creatura umiliato e invocando ogni santo in paradiso maledice il luogo ove è nato o dove vive. Che valore ha la nostra costituzione se i fondamentali non sono rispettati come fossero vangelo proprio da quei governanti che utilizzano le parole del santo padre a piacimento? Che valore ha l’articolo 21 se i giornalisti son piegati alla politica e non pubblicano le parole di padri, madri che vivono il disagio in regioni di una nazione guarda altrove e non ai propri figli fragili o no.

Ogni genitore è disposto a togliersi il pane dalla bocca per curare ed istruire il proprio figlio per dare una chance alla progenie ma a quale prezzo? Se anche il lavoro di persone fragili è diventato uno show dove ogni politico vuole salire e spenti i riflettori poi non fa nulla per le famiglie; in che stato viviamo? Umilmente un padre