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Catania, orribile violenza su ragazzina 13enne e sul fidanzato. Basta buonismo, chiediamo pene severe

Pubblicato il 04/02/2024 10:53 - Aggiornato il 04/02/2024 10:57

Iniziamo con il dire che di queste notizie, davvero, non ne possiamo più. E che la giustizia deve dare una risposta ferma e inequivocabile al dilagare di violenze davvero tremende. Che spesso vedono come vittime ragazzine innocenti. Non possiamo pensare che ciò che è successo qualche giorno fa a Catania, come troppo spesso succede, resterà impunito. I presunti autori del crimine, sette ragazzi di nazionalità egiziana di cui quattro maggiorenni e tre minorenni, sono stati arrestati dai Carabinieri. Su di loro gravano pesanti indizi. Se saranno giudicati colpevoli, le pene dovranno essere adeguate e senza sconti. Non è più tempo di buonismi o di distinguo, perché ciò che stiamo per raccontarvi fa troppo male. I criminali vanno fermati. A cominciare da chi, il 30 di gennaio intorno alle 19.30, ha preso di mira una coppia di fidanzatini catanesi. 17 anni lui, 13 lei. (continua dopo la foto)

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Non si trovavano in un vicolo malfamato, ma a Villa Bellini, in pieno centro. Questo fa già impressione. Perché i componenti di queste bande sempre più violente e spietate si sentono intoccabili. Credono di poter fare ciò che vogliono, ovunque. In questo caso, i sette secondo le ricostruzioni preliminari avrebbero circondato la coppia e cominciato a palpeggiare la ragazza. Poi, con la forza, avrebbero trascinato le loro vittime all’interno dei bagni pubblici. Una parte di loro avrebbe cominciato a picchiare e a tenere fermo il ragazzo. L’altra avrebbe spinto la ragazzina, poco più che una bambina, nei gabinetti. Lì, due di loro l’avrebbero violentata a turno mentre gli altri si accalcavano intorno per guardare. Il fidanzato sarebbe stato costretto ad assistere a quell’orrore. Solo al termine del secondo abuso la ragazza, benchè sotto choc e dolorante, sarebbe riuscita a divincolarsi e a fuggire insieme al ragazzo. (continua dopo la foto)

Via Etnea, nel centro di Catania

I due avrebbero raggiunto via Etnea, a quell’ora molto frequentata, riuscendo a chiedere aiuto e a mettersi in salvo. Sì, ma le ferite e le cicatrici di una violenza intollerabile restano. E resteranno a lungo. Ci vorrà tempo, coraggio e l’aiuto di professionisti per riuscire a superare questo immenso dolore. Questa vicenda ne ricorda una simile, che aveva fatto molto scalpore, accaduta a Palermo. Dove una ragazza sola era stata aggredita e violentata da un branco di uomini indegni. E notizie di episodi di violenza gratuita, senza freni, ai danni di ragazzi e ragazze inermi, giungono sempre più spesso da molte città d’Italia. Spesso nascosti dall’omertà e dal silenzio. Ma quel silenzio, quell’omertà non li possiamo più sopportare. E’ ora di dare una risposta e di far capire ai violenti che pagheranno per i loro crimini.

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