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“L’Europa sbaglia tutto su armi e sanzioni: vi spiego perché”. Caracciolo demolisce l’Ue

Pubblicato il 05/03/2022 09:09 - Aggiornato il 07/12/2022 18:06

Proprio come per il Covid, anche per la guerra in Ucraina l’informazione italiana viaggia a senso unico. C’è una sola narrazione in campo e quella deve essere rispettata e ripetuta come un mantra. Per fortuna però c’è chi viaggia in direzione ostinata e contraria. Sia i parlamentari che hanno votato contro la fornitura di armi all’Ucraina, sia alcuni prestigiosi giornalisti ed esperti di geopolitica, come Lucio Caracciolo, storico direttore della rivista geopolitica Limes e della relativa scuola politica. E Caracciolo lancia un pesante attacco proprio all’Unione Europea e alla sua sgangherata strategia. Nel salotto di “Otto e mezzo“, talk show condotto da Lilli Gruber su La7, Caracciolo afferma: “Ammettiamo che da una parte ci sia il bene e dall’altra il male, vogliamo salvare questo bene, stiamo facendo quello che serve per salvare il bene? A me non pare”. (Continua a leggere dopo la foto)

Attacca Caracciolo: “Abbiamo dichiarato e ripetuto più volte che non vogliamo fare guerra alla Russia, però la Russia ha dichiarato guerra all’Ucraina. Abbiamo dichiarato più volte che non vogliamo nemmeno che l’Ucraina entri nell’Unione Europea, una cosa quasi banale dal punto di vista dei rapporti di forza, anche se è abbastanza ininfluente. Continuiamo ad armare gli ucraini dicendogli ‘combattete, combattete, combattere per noi’. Ci giochiamo la vita dell’Ucraina stando a guardare questo spettacolo? Non mi pare una politica. Mi pare che sia più che giusto che si prenda in mano questa partita che può finire molto male e la fermi o provi a fermarla”. (Continua a leggere dopo la foto)

Continua Caracciolo puntando il dito contro l’Ue: “Le dichiarazioni del fronte occidentale significano una sola cosa, i russi hanno detto che non si fermano. Possono succedere cose per accidente, per caso, oppure non per caso. Che cosa succederebbe se la Russia dovesse attaccare un altro paese neutrale come la Svezia o la Finlandia? Gli Stati Uniti starebbero a guardare un allargamento della guerra al Baltico? Bisogna fermare questo gioco perverso, evitare di immaginare che gli ucraini debbano essere salvati da sé stessi, e provare a negoziare. A questo punto – sottolinea Caracciolo – penso si possa fare”. (Continua a leggere dopo il video)

Che cos’altro ci vorrebbe per fermare la guerra? È questo quindi il quesito che la Gruber propone al suo ospite: “Le sanzioni nel breve periodo non bastano, la Nato e gli Stati Uniti pensano che la Russia possa perdere la guerra senza che loro entrino in guerra. A questo punto, se le sanzioni obiettivamente non possono che avere un effetto di medio periodo, ci vuole una mediazione e soprattutto credibile. In questo momento – sottolinea Caracciolo – in Europa solo Angela Merkel può svolgere questa missione, dovrebbe essere richiamata dalle vacanze e convinta a svolgere una missione vitale. Immagino che qualcuno la sia interpellando, ha avuto rapporti non brillanti ma stretti con Vladimir Putin”.

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