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Cancro incurabile al cervello “cancellato” in pochi giorni. La nuova terapia che fa sperare il mondo

Pubblicato il 15/03/2024 12:06

Negli Stati Uniti, un uomo di 72 anni che soffriva di una forma diffusa e incurabile di tumore al cervello – il glioblastoma – è stato trattato con una terapia innovativa dai medici che lo hanno in cura. E il risultato è stato straordinario: il tumore è letteralmente sparito “in modo rapido e scioccante”, come hanno comunicato i sanitari. Dopo pochi giorni, della terribile malattia nelle radiografie effettuate sul paziente non era rimasto nulla. Sino a oggi, per il glioblastoma maligno – che è il più diffuso e letale fra i cancri al cervello – non esisteva alcuna possibile cura. Solo terapie e interventi mirati, nel tentativo di rallentarne la progressione e di limitare i sintomi. (continua dopo la foto)

Va detto che le risposte degli altri due pazienti sottoposti alla cura sono state buone, secondo quanto riferito dai medici. Ma non così definitivi e sorprendenti come nel caso di cui parliamo in questo articolo. Quindi occorre prudenza, per non giungere a conclusioni affrettate e per non generare false aspettative. Nonostante ciò, l’applicazione di questa nuova terapia “rivoluzionaria” fa sperare che si sia entrati un una nuova era per la cura di questo genere di tumori. Anche se le sperimentazioni dovranno continuare per confermare i risultati su un numero più ampio di soggetti. Considerato che prima d’ora non c’era modo di contrastare la malattia, comunque, le basi per continuare a perfezionare il trattamento sembrano essere molto solide. (continua dopo la foto)

I medici, nello specifico, hanno riferito che, oltre al paziente completamente guarito, sono stati trattati con la nuova terapia un uomo di 74 anni e una donna di 57. Il primo ha visto il glioblastoma ridursi notevolmente dopo il trattamento. Mentre nella donna il tumore è regredito di molto nei primi giorni, ma poche settimane più tardi si è ripresentato. Si tratta comunque di risultati importanti, ottenuti con un metodo che oltretutto non provoca gravi effetti collaterali. Perciò i ricercatori hanno deciso di continuare nel loro lavoro e di approfondire la sperimentazione clinica. In un percorso che, lo speriamo tutti, porterà a una nuova era per la cura dei glioblastomi maligni.

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