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“Campione d’Europa” di vaccinazione, travolta dalla quinta ondata: il paradosso della Spagna

Pubblicato il 24/08/2021 08:46

Campioni d’Europa di vaccino, prontissimi ad avviare la somministrazione di massa non appena l’Ue ha autorizzato gli attuali farmaci. Eppure alle prese già con quella che i media hanno ribatezzato “la quinta ondata”. Per capire quanto ancora poco efficaci siano le cure anti-Covid, non c’è esempio migliore degli spagnoli, alle prese in queste ore con nuove impennate nei contagi che hanno portato all’annullamento anche di feste patronali ed eventi mondani. Con il governo che, a pochi giorni dall’abolizione del coprifuoco, insiste per un suo ripristino almeno nelle aree con più casi.

La proposta dell’esecutivo è che le persone siano obbligate a rimanere in casa tra l’una e le sei del mattino in quelle zone con indice dei contagi superiore a 125 ogni centomila abitanti. A breve sarà il tribunale superiore a esprimersi in merito. Alle Baleari e alle Canarie, invece, si procede passo dopo passo, tarando nuove misure in base all’andamento della pandemia, con momentanee interruzioni degli spostamenti tra isole vicine. A preoccupare è però soprattutto la Catalogna, con oltre il 40% dei posti in terapia intensiva negli ospedali già occupato da pazienti Covid.

"Campione d'Europa" di vaccinazione, travolta dalla quinta ondata: il paradosso della Spagna

Quella che si è abbattuta sulla Spagna, la cosidetta “quinta ondata”, ha portato a 1.818 casi gravi attualmente in cura negli ospedali. Di questi, il 44% dei pazienti non ha ancora compiuto 50 anni. Un’emergenza che si è abbattuta su un Paese dove pure il 65,53% della popolazione è coperto dalla vaccinazione completa, e quasi il 75% ha ricevuto almeno la prima dose. La conferma di quanto sia sbagliato affidarsi ai vaccini come unica arma di contrasto al Covid-19, e di quanto folle sia da parte del nostro governo continuare a ricattare i cittadini attraverso il Green pass.

Dati che si sposano con quelli che nel frattempo arrivano da Israele, altro Paese che per primo si è lanciato nella vaccinazione di massa della popolazione e che ora si trova a fare i conti con un nuovo boom di contagi. Con un paradosso: tra i nuovi positivi, i vaccinati sono più dei non. L’ennesimo campanello d’allarme di fronte al quale, però, i nostri politici e i nostri virologi continuano a rimanere sordi.

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