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Burioni senza freni: “Rischio epidemia, pazienti gravissimi”. Allarme Dengue, ecco che spunta il “solito” vaccino…

Pubblicato il 03/04/2024 14:04

Da quando è finita l’emergenza Covid, ci sono medici e ricercatori ormai abituati a stare sotto i riflettori. E sembrano quasi aspettare con ansia una “nuova pandemia”. Tanto da lanciare allarmi su una inesistente “Malattia X” oppure, come in questo caso, su una febbre emorragica endemica da sempre in Sudamerica. Sì, perché ormai sentiamo parlare di Dengue come se fosse una sorta di peste. Ma nei Paesi sudamericani ci convivono da sempre, e ha una mortalità molto bassa. Siccome i siti dedicati non sono tutti concordi, prendiamo a esempio il caso del Brasile nel 2023. Su 1.658.816 casi, si registrarono 1.094 vittime. Una percentuale di mortalità dello 0,06%, parlando di dati concreti. Quindi è giusto fare attenzione e prendere le dovute precauzoni, perché si tratta pur sempre di una patologia che può dare complicazioni. Ma non è né nuova, né sconosciuta. (continua dopo la foto)

In Italia, il numero di casi è molto contenuto. Ma secondo Burioni “è doveroso guardare ai numeri dell’America del Sud, e non lasciarsi cogliere impreparati da quella che potrebbe diventare un’epidemia”. Con l’arrivo del caldo e con gli spostamenti estivi, secondo il virologo la malattia – che registra un notevole aumento di casi in alcuni Stati sudamericani – potrebbe espandersi velocemente. E causare gravi problemi, anche perché “il 50% dei pazienti è asintomatico”. Ecco che spunta di nuovo quella parolina magica… E naturalmente, non poteva mancare l’invito a ricorrere al vaccino. Sì, perché per la Dengue non esistono cure, il decorso della malattia avviene naturalmente e la febbre può essere tenuta sotto controllo con i normali anti piretici. Ma ora c’è un vaccino, sulla cui efficacia peraltro non esistono grandi certezze. (continua dopo la foto)

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Quello che è certo, è che la Dengue non si può trasmettere per contatto. Ma solo per la puntura delle zanzare tigre infette. Ovviamente una zanzara che dovesse pungere una persona infetta, diventa a sua volta veicolo per il virus. Un elemento determinante per la pericolosità della Dengue è data dall’evoluzione della malattia. Nella metà dei casi, le persone si ammalano senza nemmeno saperlo e non hanno conseguenze. Chi invece manifesta sintomi, di solito soffre di febbre per 5-6 giorni, dolori muscolari, nausea e vomito. Nella grande maggioranza dei casi le persone guariscono in una settimana. Esistono però forme più gravi, con emorragie che possono provocare collassi. In rari casi gli esisti possono essere fatali. (continua dopo la foto)

Burioni, nonostante i numeri siano bassi nel nostro Paese, ha lanciato l’allarme. Bisogna agire subito “per evitare di trovarsi nei guai nei mesi estivi. Alla luce di quanto sta accadendo in Sudamerica, intervenire per tempo è fondamentale”. E per evitare questa evoluzione, anche il Ministero della Salute sta prendendo importanti precauzioni. Il Comune di Pesaro, seguendo le indicazioni, ha vietato la processione del Venerdì Santo. E anche questo, dopo il periodo del Covid, suona alle nostre orecchie come un deja vu. Anche se la malattia, in Italia, ha colpito poche centinaia di persone e senza che si sia verificato un solo caso letale.

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