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Burioni in retromarcia. Vaccino obbligatorio, Green pass e sanitari, la clamorosa abiura (il VIDEO)

Pubblicato il 11/10/2022 15:16 - Aggiornato il 17/05/2023 12:01

Una folgorazione paragonabile soltanto a quella, celebre, di San Paolo lungo la via di Damasco. Roberto Burioni, il virologo dei virologi, uno dei camici bianchi più determinati nel difendere l’operato dei governi Conte e Draghi e soprattutto del ministero della Salute Roberto Speranza, ha deciso di fare un clamoroso passo indietro, sconfessando il sé stesso di qualche mese su alcuni dei temi più discussi: Green pass, obbligo vaccinale, efficacia dei farmaci anti-Covid. Un cambio di rotta che ha lasciato a bocca aperta persino i suoi detrattori, increduli sui social.

Ospite del programma Che Tempo che Fa, condotto da Fabio Fazio, Burioni ha innanzitutto ammesso di aver contratto il virus: “Non sono lì in studio perché ho il Covid”. Il tutto nonostante la quarta dose effettuata pochi giorni prima. Il virologo ha anche spiegato i sintomi accusati: “Tosse, mal di testa e una voce come Barry White”. Poi, una serie di clamorose affermazioni che hanno smentito le tesi sostenute in passato.

“No il vaccino non ha più una grande efficacia nel proteggere dall’infezione – ha spiegato Burioni – Con le varianti fino alla Delta aveva un senso rendere obbligatorio il vaccino per i sanitari e aveva un senso il Green pass, oggi non è più così. Io sono l’esempio di questo, visto che proprio la scorsa settimana ho fatto la quarta dose con il vaccino più aggiornato e purtroppo ho contratto la malattia”.

E pensare che lo stesso Burioni era stato autore, in tempi non sospetti, di affermazioni quali “I vaccinati possono trasmettere la malattia? Non è vero”. Per non parlare della sua feroce condanna contro chi rifiutava l’imposizione del vaccino: “Dal 5 agosto saranno agli arresti domiciliari chiusi in casa come dei sorci”.

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