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“Pillole con chip dentro, ecco come le useremo”. L’assurda intervista al capo di Pfizer

Pubblicato il 23/05/2022 11:25

In questi giorni è tornato a girare nel web un intervento che il CEO di Pfizer, Albert Bourla, fece a Davos in occasione del Forum economico mondiale nel 2018. Due anni prima dello scoppio definitivo della pandemia di Covid. Bourla, in quel panel pubblico, affermò: “Immaginate un chip biologico che è incluso in una pillola che quando viene inghiottito e va nello stomaco invia un segnale che il paziente lo ha ingerito. Immaginate le applicazioni, la possibilità di far obbedire le persone… Si potrebbe sapere che se devi prenderla (la pillola) l’hai presa. Quello che succede in questo campo è molto affascinante”. Quindi questo è ciò che ha detto: per la principale azienda farmaceutica è “affascinante” fa ingerire chip per il controllo attraverso una pillola. E lo ammise candidamente. (Continua a leggere dopo la foto)

Non si tratta di una fake news. Ed è abbastanza grave che queste parole le abbia pronunciate da Albert Bourla, il Ceo dell’azienda farmaceutica Pfizer. Va detto che Bourla tirò fuori questa “perla” menter parlava di un farmaco per trattare la schizofrenia. Serissimo ha poi illustrato le infinite possibilità che la tecnologia e la medicina possono offrire non già per curare la gente ma per costringerle e imbottirsi di farmaci. Come spiega ByoBlu, “se fino ad ora si sono utilizzati altri metodi, come il terrore di prendersi una ‘peste’ o di perdere il lavoro, per il futuro le case farmaceutiche pensano a qualcosa di più sottile e perverso”. (Continua a leggere dopo la foto)

I microchip, appunto. Non più una cosa che appartiene al complottismo, perché il CEO di Pfizer ha ufficialmente sdoganato questa possibilità. La tecnica è inserirli nei medicinali in modo tale da sapere con certezza chi ha preso cosa, in quali quantità e quando. “Si può facilmente immaginare a quali ricatti dovrà sottostare il cittadino-paziente che oserà rifiutare la pillolina microchippata: niente lavoro, niente ingresso in locali pubblici o mezzi di trasporto”. (Continua a leggere dopo il video)

Siamo in un nuovo terreno, dunque, quello dei farmaci con l’intelligenza artificiale. Sembra di essere entrati in Matrix, ma è la pura realtà, che verrà sbandierata come l’ennesima vittoria della scienza. Ci saranno persone pronte a farsi microchippare lo stomaco e chissà quali altre parti anatomiche. in tutto questo, c’è poi da chiedersi e preoccuparsi sul sempre più stretto legame tra medicina-scienza e potere politico-economico.

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