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Blackout, treni fermi, negozi chiusi: crisi energetica, ecco quando scatterà il “piano d’emergenza”

Pubblicato il 11/08/2022 09:05 - Aggiornato il 21/08/2022 08:31

L’editoriale pubblicato su uno dei più prestigiosi “giornaloni” di regime lo dice a chiare lettere: “INUTILE ILLUDERSI, SUL GASSERVE IL RAZIONAMENTO”. Cosa ci aspetta nel corso dei prossimi mesi e quali sacrifici dovranno sopportare gli italiani per far fronte alla crisi energetica è presto ancora per dirlo con certezza ma le notizie che nel frattempo continuano ad arrivare dall’estero non lasciano certo ben sperare. Vi avevamo raccontato, attraverso le pagine del Paragone, di quanto sta accadendo in queste settimane in Australia, con il governo costretto a mettere in campo una dura politica di tagli per evitare gli sprechi. Un copione che si sta replicando ora anche dalle parti del Regno Unito.

Secondo la testata Bloomberg, infatti, il governo britannico avrebbe già preparato un piano “di emergenza” in caso la situazione dovesse precipitare. Con misure drastiche come la sospensione della circolazione ferroviaria in alcuni punti della giornata e la chiusura cadenzata di edifici governativi e biblioteche. Sempre stando alla testata, alle strutture pubbliche, in particolare gli ospedali, sarebbe stato consigliato di fare scorte di gas prima dell’inverno.

Il governo britannico avrebbe anche già inviato messaggi agli esponenti dell’industria alimentare chiedendo “di prepararsi all’eventualità di evitare gli scaffali vuoti in caso di blackout energetici”. In questi giorni anche un altro giornale, il Daily Mail, aveva paventato il rischio di una “tempesta perfetta” con clima freddo e carenza di gas per tutta la durata delll’inverno.

Il Regno Unito è meno dipendente dal gas russo rispetto ad altri Paesi come l’Italia o la Germania, ma circa il 40% della sua energia, soprattutto domestica, deriva dagli idrocarburi, percentuale ben più altra rispetto ad altri Stati del Nord Europa. Per questo, nonostante le riserve, gli inglesi si trovano a dover comprare gas dal Vecchio Continente. I prossimi mesi si preannunciano già molto complicati, con tensioni già striscianti tra i cittadini e i primi scioperi già annunciati. Nelle prossime ore a protestare sarà il mondo delle ferrovie.

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