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“Una terapia più dura”. La Bce e i falchi dell’Ue lanciano l’assalto all’Italia: cosa accadrà nelle prossime settimane

Pubblicato il 13/06/2022 11:40 - Aggiornato il 23/06/2023 11:54

In tanti hanno abboccato di nuovo. E di nuovo dovranno ricredersi. L’Europa non è la fata turchina che arriva in nostro soccorso ma è la strega cattiva che ci dà la mela avvelenata. È infatti tornato il momento dei falchi. Sono i banchieri e gli economisti che accusano Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea, di essersi mossa troppo tardi, di non aver capito in tempo che i prezzi stavano andando fuori controllo. E che dunque ora, come racconta il Financial Times, chiedono un irrigidimento della politica monetaria più forte di quello appena annunciato dalla Bce. Spiega Libero: “Ovvero un giro di vite sull’esempio della Federal Reserve statunitense, intenta a ritoccare i tassi all’insù di mezzo punto per volta, e non di 25 centesimi come è nei piani della Lagarde. Le vittime designate sono i Paesi dell’area euro col debito pubblico più alto: la Grecia (193% del Pil) e l’Italia (150%)”. (Continua a leggere dopo la foto)

Con la differenza che il debito italiano, in valore assoluto, è 7,5 volte quello greco, e dunque preoccupa assai di più. “Abbiamo un problema, insomma. Anche perché i falchi dispongono di buoni argomenti. Intanto, è tristemente vero che in questi casi più tardi ti accorgi della malattia, più drastica deve essere la cura. E poi ci sono le previsioni sfornate della Bce negli ultimi mesi («previsioni, non predizioni», sottolineava la Lagarde il 30 marzo, a garantire la scientificità di quelle stime). Tutte sbagliate. L’inflazione stava già salendo prima della guerra, spinta dal rincaro dell’energia. «Temporary», però, era l’aggettivo più usato dalla Lagarde in quei mesi. L’inflazione è solo temporanea, transitoria, rispondeva ai critici l’avvocatessa francese che ha preso il posto di Mario Draghi. Dopo la fiammata l’aumento dei prezzi si sarebbe assestato entro i livelli di guardia, quindi non al di sopra del 2% annuale, l’obiettivo della sua istituzione”. (Continua a leggere dopo la foto)

E l’economia non avrebbe smesso di marciare: “L’ipotesi della stagflazione, ossia la combinazione di bassa crescita e forte aumento dei prezzi, nemmeno era presa in considerazione. Sino a maggio, quando l’inflazione di Eurolandia ha superato l’8%: quattro volte l’obiettivo che si è data la Bce. Impossibile, a questo punto, catalogare i rincari come «temporanei» ed escludere che dietro l’angolo sia ad attenderci la stagflazione, il mostro più brutto”. La morale della storia è che della presidente della Bce non ci si può fidare e che ora i falchi vogliono spolpare l’Italia. Ancora. (Continua a leggere dopo la foto)

Lagarde penalizzare l’economia in un momento già molto difficile e si prepara a svenderci come la Grecia. Conclude amaramente Fausto Carioti la sua analisi: “L’ipoteca sulla politica del governo che nascerà dopo le prossime elezioni, insomma, già c’è, come ci ricorda il rialzo dello spread. Occorre solo capire quanto sarà pesante”.

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