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Arriva la bufera, la Bce scarica l’Italia: c’è la data X. È allarme rosso per famiglie e imprese

Pubblicato il 10/06/2022 08:18

La Bce scarica l’Italia e gli altri Paesi in difficoltà e annuncia che interromperà dal primo luglio l’acquisto di titoli con il programma Pepp e conseguentemente alzerà i tassi dello 0,25%. E per settembre la presidente Lagarde afferma che un incremento fino a 0,50% “sarà appropriato” se “le prospettive di inflazione nel medio periodo permarranno tali o si deterioreranno”. La possibilità che “la guerra veda un’escalation” e quella di un “ulteriore impatto dirompente sulle forniture di energia all’area Euro” continuano ad essere un “rischio significativo per la crescita”, ha spiegato Lagarde. Insomma, da luglio arriva la vera bufera. L’Eurotower, che si è riunita ad Amsterdam, per il momento non tocca il costo del denaro, come d’attesa, ma “intende alzare i tassi d’interesse di 25 punti base al meeting di luglio” e “si aspetta di alzare nuovamente i tassi a settembre”. (Continua a leggere dopo la foto)

Su questa seconda mossa la Bce lascia aperta la porta ai “falchi” che vorrebbero strette più consistenti, di 50 punti base, per contrastare la corsa dei prezzi. Come spiega Repubblica, “nelle prime reazioni dei mercati, prevale dunque l’interpretazione di una Bce essa stessa ‘falco’, soprattutto per la possibilità di strette più forti a settembre: i listini rallentano e lo spread Btp-Bund si allarga. Lagarde ha spiegato che c’è stata una discussione molto feconda sui passi da adottare e alla fine l’adozione del comunicato è stato unanime. Si tratta di un “punto molto importante” della traiettoria intrapresa dealla Bce. (Continua a leggere dopo la foto)

Scrive ancora Repubblica: “Rispetto alle indiscrezioni della vigilia di un’azione contro l’eventuale allargamento degli spread in particolare nei Paesi periferici come l’Italia, la Bce si limita a dire che ‘nel caso di nuovi casi di frammentazione finanziaria dovuta alla pandemia, i reinvestimenti del programma Pepp possono essere regolati nella tempistica, nel tipo di asset e giurisdizioni in qualsiasi momento’. Nella sua conferenza stampa, però, Lagarde ha spiegato che ‘nel corso di questa riunione del consiglio direttivo ci siamo focalizzati soprattutto sul problema dell’alta inflazione e sul processo di normalizzazione della politica monetaria avviata a dicembre'”. (Continua a leggere dopo la foto)

La Bce ha anche parlato della necessità che la politica monetaria sia trasmessa correttamente in tutta l’eurozona. “Abbiamo strumenti esistenti, come i reinvestimenti in ambito Pepp – ha detto – Si tratta di 1.700 miliardi che potrebbero se necessario essere reinvestiti con la massima flessibilità. Inoltre se necessario potremmo dispiegare nuovi strumenti o adattare quelli esistenti per assicurare la corretta trasmissione della politica monetaria. Ma siamo totalmente impegnati a contrastare la frammentazione finanziaria”. Non c’è comunque uno “specifico livello dei tassi delle obbligazioni o dei prestiti, o degli spread sui bond che attiverà questo o quell’intervento”.

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