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La scuola riparte nel caos, senza docenti e senza banchi: ma Azzolina si autopromuove in tv

Pubblicato il 14/09/2020 12:50

Qualche scuola oggi, 14 settembre, ha riaperto. Molte Regioni e molti Comuni, invece, hanno preferito rinviare: mancano le condizioni minime di sicurezza. Mancano i famosi banchi monoposto, e soprattutto manca il personale. Lucia Azzolina ha fatto un gran casino e così la scuola si è ritrovata al giorno della ripresa totalmente impreparata e lasciata a sé stessa, con tutto il carico di responsabilità e rischi sulle spalle di dirigenti, docenti e segreterie. Con studenti e famiglie che ancora brancolano nel buio. Eppure era da marzo che si sapeva sarebbe andata così. Perché non muoversi per tempo? Di cose da fare ce n’erano, ce ne sono e ce ne sarebbero ancora tante. Eppure la ministra sembra impegnata in altro. Come racconta Carlo Tecce su L’Espresso, “negli ultimi due mesi ha rilasciato una decina di interviste; nelle settimane centrali di agosto ha superato Conte nell’elenco dei politici più loquaci nei programmi di La7 e ha pure tampinato Luigi Di Maio nei telegiornali Rai; nell’ultima settimana ha inaugurato ogni giorno il nuovo anno scolastico. Ha riempito il vuoto col nulla. Il silenzio col rumore”.

Azzolina, e tutti lo sanno, al ministero dell’Istruzione è vista come una persona spesso spaesata, a volte inopportuna. Scrive ancora Tecce: “La dirigente Giovanna Boda, capo dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali, ha intessuto la trattativa con Sky e poi ha elaborato la strategia sui media di più ampia diffusione. Come gli altri colleghi che si prendono cura dei mini-stri con spirito di nutrice, il capo dipartimento di Azzolina custodisce un vecchio segreto della politica: ciò che non esiste non si può realizzare, ma si può comunicare”.

Azzolina non ha respinto mai un invito, che fossero radio, siti o tv. La ricordiamo in quella scena imbarazzante in cui ha esibito su La7 il banco con le rotelle numero uno, sfoggiando praticamente un trofeo di cui sapeva zero. Dato che Arcuri non le aveva nemmeno ancora detto chi li avrebbe prodotti e quando sarebbero arrivati veramente negli Istituti. E infatti nella stragrande maggioranza delle scuole ancora non ci sono. E così, per contrastare le critiche, le polemiche e la palese confusione che regna sovrana nell’universo Azzolina, come riporta ancora Tecce, “al ministero hanno ascoltato di buon grado le offerte di Giuseppe De Bellis, che di mestiere fa il direttore di Skytg24, ma che da tempo va in giro per dicasteri e aziende (anche statali) a sottoporre progetti a paga-mento, in volgare si tratta di trasmissioni o servizi da confezionare su richiesta del cliente”.

C’era l’urgenza di rappresentare una scuola dinamica e però convinta del cammino intrapreso fra mascherine, cubature, planimetrie, tamponi, sierologici. “Sky ha organizzato una serie di puntate pilota, un ‘viaggio nella scuola’ che è andato in onda in un orario improbabile, alle 9:00, la domenica mattina. Dopo vari esperimenti e collegamenti ballerini, la perfezione è stata raggiunta il 14 giugno, alla vigilia della maturità…”.

E cosa succede a Skytg24? Interviene Amanda Ferrario, “presentata con la qualifica di preside dell’Istituto tecnico Tosi di Busto Arsizio. Ferrario ha lodato la preparazione meticolosa, il ministero che ha previsto qualsiasi imprevisto, i finanziamenti ‘li abbiamo ricevuti’ e, soprattutto, bisogna ‘evitare le polemiche’. Dopo 20 minuti di program-ma, la conduttrice ha rammentato che la professoressa Ferrario era membro del gruppo di esperti del ministro Azzolina per la ‘ripartenza’”. Un dettaglio non di poco conto, insomma. La regola è sempre valida: non importa cosa fai o non fai, l’importante è come lo comunichi. Poveri studenti, poveri insegnanti. Mentre sui social iniziano a circolare le prime immagini di studenti, a Roma, costretti a fare lezione nelle chiese. Ecco cosa succede a poche centinaia di metri da Palazzo Chigi. Ecco cosa è la realtà e non la comunicazione.

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