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Autostrade, mentì e lo stipendio triplicò. Strage di Avellino, i segreti dell’ex manager Aspi

Pubblicato il 02/12/2020 12:29 - Aggiornato il 02/12/2020 17:37

E mentre la politica dorme (come al solito) o fa finta di dormire, le indagini proseguono e le mostruosità (nascoste per anni e anni e costate vite umane) vengono a galla.

Nella sostanza sarebbe andata così: se menti e copri il tuo superiore ti triplichiamo lo stipendio. Questo è quanto sta emergendo dall’inchiesta condotta dalla procura di Genova sulle barriere fonoassorbenti che aveva portato, lo scorso 11 novembre Paolo Berti, l’ex ad di Aspi e Atlantia Giovanni Castellucci e il terzo manager Michele Donferri Mitelli, agli arresti domiciliari.

genova24.it riferisce che “Paolo Berti, all’epoca del crollo del ponte Morandi direttore Operazioni centrali di Aspi, avrebbe mentito al processo sulla strage del bus di Avellino per uno scatto di carriera e per un aumento di stipendio di circa 400 mila euro”.

Berti è stato condannato dal tribunale di Avellino a cinque anni e 10 mesi.RIcordiamo, che il bus era precipitato, il 28 luglio 2013 sulla A16, dal viadotto “Acqualonga”, causando la morte di 40 persone. “L’aumento dello stipendio di Berti sarebbe stato graduale e in corrispondenza degli avanzamenti di carriera”, riferisce il sito.

È infatti proprio in concomitanza alla strage (2013) e al processo (2016) che Paolo Berti, partito come dirigente, “scala i vertici della società e passa da uno stipendio di circa 200 mila euro a oltre 700 mila”. Secondo i magistrati genovesi nell’altro piatto della bilancia vi era la richiesta di “mentire davanti ai giudici e non coinvolgere i vertici di Autostrade”.

Castellucci era stato assolto e il manager, stando a quanto ricostruito dalle intercettazioni che Berti ha al telefono con la moglie, con Donferii e altri colleghi, “si aspettava una condanna di gran lunga inferiore”. Quando invece i giudici leggono la sentenza, lui si arrabbia tanto che al telefono dice: “Meritava che mi alzassi una mattina e andassi ad Avellino a dire la verità”. “Si capisce dunque che il primo aumento di stipendio non bastava più”.