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Arcuri, ora interviene la corte dei conti: quanti milioni ha bruciato? Aperti 7 fascicoli

Pubblicato il 28/01/2021 15:36

Non uno, bensì già sette. È il numero di fascicoli aperti dalla Corte dei Conti per far luce sugli acquisti disposti dal supercommissario di Conte Domenico Arcuri. Si vuol fare luce sulle siringhe, gli aghi, i banchi a rotelle per la Azzolina e su tante altre questioni. La magistratura contabile ha affidato la delega per le indagini al Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza. Come spiega Grazia Longo su La Stampa, “i militari stanno acquisendo la documentazione necessaria a far luce sul sospetto di danno erariale, ma al momento non sono state ancora attivate perquisizioni”.

All’origine dell’inchiesta della Corte dei Conti del Lazio c’è l’esposto dell’ex europarlamentare Enzo Ravellino (Fratelli d’Italia). Il dubbio evidenziato è che ci siano state «forzature» nei bandi per l’acquisto del materiale durante la fase di emergenza in corso per la pandemia. Spiega ancora Longo: “Tanto per capirci: le siringhe di precisione «luer lock» (dove l’ago si avvita invece di essere solo applicato, e rimane quindi ben bloccato), più costose rispetto a quelle classiche perché in grado di favorire l’estrazione di 6 dosi anziché 5 da ogni fiala del siero Pfizer, sono state comprate secondo la norma?”.

Si legge ancora: “Sono stati spesi quasi 10 milioni di euro per procacciarne 157 milioni e pare che la spesa sia sei volte superiore alle siringhe tradizionali (ma dall’ufficio di Arcuri insistono che sia inferiore). Si è proceduto secondo la norma? In realtà, in base al comma 8 dell’articolo 122 del decreto Cura Italia è stato tutto regolare perché, come ribadiscono i collaboratori di Arcuri, ‘la legge istitutiva del commissariato non prevede il controllo preventivo della Corte dei Conti sugli acquisti ma solo la rendicontazione. Inoltre, ha creato una sorta di scudo penale per il commissario proprio perché costui ha dovuto agire in emergenza e quindi i tempi non potevano essere dilatati'”.

Ma ora i magistrati contabili e la Guardia di Finanza dovranno accertare se è stato cagionato un danno erariale. “Ci sono stati degli sprechi oppure no? Si sta lavorando per rispondere a questo interrogativo e non è neppure escluso, in caso di responso affermativo, che si sollevi la questione di costituzionalità sulla norma del decreto del governo che tutela gli acquisti da parte di Arcuri”.

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