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“Sindaca? Avvocata?” Ambra smonta la retorica della Schlein. Tutti di stucco alla festa del Primo Maggio

Pubblicato il 02/05/2023 13:27 - Aggiornato il 02/05/2023 13:51

Dalle parti della sinistra italiana qualcuno, probabilmente, ci sarà rimasto male. Perché una delle protagoniste dell’ultima edizione del concertone del Primo Maggio, Ambra Angiolini, non appena ha avuto l’occasione di dire la sua ha preso in maniera netta le distanze da una certa retorica, che vorrebbe le battaglie in favore dei diritti delle donne combattute anche (a volte quasi soprattutto) a colpi di vocabolario, da riscrivere per favorire l’avvento di nuovi aggettivi e sostantivi. “Sindaca? Avvocata? Tenetevi le vocali, dateci la parità” ha detto in maniera molto chiara Ambra, spiazzando probabilmente più di qualcuno. (Continua a leggere dopo la foto)
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Secondo Ambra, dunque, declinare al femminile alcune parole che, per secoli, sono state utilizzate al maschile, in particolar modo i nomi di professioni, è solo questione di forma. Che non porta, ovviamente, ad alcun reale cambiamento. Un’analisi molto lucida e netta contro una tesi portata spesso avanti da alcuni esponenti della sinistra italiana. (Continua a leggere dopo la foto)

Quando, in passato, qualche esponente politico di altre fazioni ha provato a mettere in discussione la bontà di questa battaglia, da sinistra si sono subito levati cori sdegnati. Di fronte all’intervento di Ambra, invece, è calato un silenzio imbarazzato, segno che la conduttrice dell’ultimo concertone ha saputo colpire nel segno. (Continua a leggere dopo la foto)

Una tesi che ha trovato d’accordo, in realtà, molti utenti. Sui social sono subito apparsi messaggi di complimenti ad Ambra Angiolini, accompagnati da chiari inviti al Partito Democratico: invece di portare avanti inutili battaglie di principio, sarebbe opportuno mettere sul tavolo proposte tangibili per cambiare il mondo del lavoro.

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