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Turismo in ginocchio, voli cancellati e il governo che fa? Mette in vendita Alitalia adesso. Che geni

Pubblicato il 06/03/2020 13:16

Avete presente la scelta sbagliata nel momento sbagliato? Ecco, i nostri geni al governo lo hanno fatto di nuovo. Con l’emergenza coronavirus in corso, il turismo in ginocchio, le disdette negli alberghi e i voli cancellati, loro cosa fanno? Pubblicano il bando per la vendita di Alitalia. Vi sembra una follia? Certo. E lo è. Dopo il fallimento del piano per salvare Alitalia con una cordata guidata da Ferrovie, il governo prova a metterla sul mercato. e pubblica il bando per le manifestazioni di interesse per acquisire la compagnia in amministrazione straordinaria. Il termine per presentarle è il 18 marzo alle 24. Insomma, ci sono meno di due settimane di tempo per trovare i potenziali candidati, con il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli che pochi giorni fa aveva parlato di “un’interlocuzione aperta con diversi soggetti che si sono avvicinati in queste ultime ore”.

Come racconta Il Fatto Quotidiano, “nell’ambito della procedura, si legge nel bando varato dal commissario Giuseppe Leogrande, saranno considerate preferibili prima le offerte che avranno ad oggetto il Lotto Unico e successivamente quelle che avranno ad oggetto più di un Lotto. Tradotto, l’amministrazione straordinaria spera di vendere in toto gli asset aziendali, ma i soggetti interessati potranno fare offerte anche per le singole attività di aviation, handling o di manutenzione, questi ultimi molto appetibili per i big di settore. Insomma, non è escluso lo ‘spezzatino'”. Altra bordata.

Tra i requisiti – per la divisione aviation – chi ha “realizzato negli ultimi tre esercizi sociali un fatturato lordo annuo medio di almeno 1 miliardo, con un patrimonio netto di almeno 250 milioni”. Per la divisione handling “un fatturato lordo pari almeno a 50 milioni e 25 milioni di patrimonio netto” e per la manutenzione “30 milioni di fatturato annuo lordo” e “15 milioni di patrimonio netto”. In linea generale è consentito, nel corso della procedura, “costituire e modificare cordate anche unendosi a soggetti che non abbiano manifestato interesse”.

Le offerte aventi ad oggetto il lotto unico dovranno in ogni caso assicurare la discontinuità, anche economica, della gestione da parte dell’offerente. I prossimi passi? “Dopo il 18 marzo, il commissario straordinario comunicherà al soggetto risultato in possesso dei requisiti richiesti l’ammissione alla successiva fase della Procedura, la Data Room relativa all’oggetto della manifestazione di Interesse. Potrebbero tornare in ballo Lufthansa (‘sponsorizzata’ da Atlantia ai tempi della cordata con Fs) e Air France-Klm. Entrambi puntano ovviamente al mercato del trasporto aereo italiano, che ha visto triplicare i passeggeri dal 1997 ad oggi”.

Rimangono le ansie dei sindacati per il personale, con il Ministero del Lavoro che ha convocato Alitalia e le sigle sindacali per il 17 marzo per l’esame congiunto della nuova richiesta di cassa integrazione straordinaria. Il vettore ha infatti chiesto una nuova Cigs dal 24 marzo al 31 ottobre per un totale di 3.960 dipendenti. Sicuramente la decisione di vendere Alitalia ora sarà una mossa vincente. Poveri noi, poveri lavoratori.

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