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Viaggiare in Europa diventa un groviglio di norme. Ecco cosa chiederanno i Paesi

Pubblicato il 03/06/2021 12:42 - Aggiornato il 03/08/2022 14:13

Per viaggiare in Europa le regole da seguire sono talmente tante che il Corriere della Sera parla di babele di norme. “Se questa estate ci si vuole spostare si deve possedere un certificato che attesti il nostro stato di salute: vaccinazione anti Covid o tampone negativo o guarigione della malattia”, si legge tra le colonne del quotidiano.

Si potranno, così facendo, evitare test aggiuntivi e quarantene? Non è detto, dipende dal Paese verso il quale ci si dirige. A partire dal primo luglio dovrà essere riconosciuto da tutti gli Stati membri dell’Unione europea il certificato digitale Covid. Mentre da ieri (2 giugno) risulta già operativo il rilascio (su base volontaria) e il riconoscimento del Covid Pass emesso dagli altri Stati, in 10 Paesi tra cui l’Italia.

Attenzione, perchè comunque non solo le misure variano da Paese a Paese, ma è anche necessario rimanere aggiornati. Il consiglio suggerito dal quotidiano è quello di “controllare sempre, prima di partire, le misure adottate dal Paese di destinazione perchè possono cambiare rapidamente”. Sul sito reopen.europa.eu dovrebbero essere fornite in tempo aggiornato le informazioni sui 27 Stati membri.

Le ore entro le quali si deve effettuare il test/tampone prima di partire variano a seconda del posto di destinazione, così come l’età richiesta per l’esenzione dei bambini. In Francia, inoltre, è obbligatorio il tampone molecolare del tipo Pcr-Rt (mentre l’antigienico non è accettato), da effettuarsi entro e non oltre le 72 ore dalla partenza. Il test è obbligatorio anche per chi ha ricevuto la prima o la seconda dose di vaccino. I bambini sono esenti sotto gli undici anni. Richiesto l’utilizzo dell’autocertificazione per chi vuole entrare nei confini francesi.

La richiesta di 72 ore come tempo massimo per l’accettazione del test/tampone viene adottato anche da Spagna, Portogallo, Croazia, Grecia e Malta. In Spagna sono esenti i bambini con età non superiore ai sei anni, mentre in Portogallo non superiore ai 2, Crozia non superiore ai 7, Grecia e Malta non superiore ai 5. Ancora più stringenti sono i tempi previsti invece da Svizzera e Slovenia. Lì i tamponi/test devono essere effettuati entro e non oltre le 48 ore prima della partenza, vale anche per l’Austria se il tampone è quello rapido.

Per poter entrare in Spagna il certificato presentato, deve essere l’originale e deve essere in lingua Spagnola o inglese o tedesca o francese (se non è in una di queste lingue è necessario accompagnare il certificato da un documento tradotto in spagnolo ed effettuato da un organismo ufficiale).